Roma, 13 dicembre 2025 – Il commissario europeo per la Difesa e lo Spazio, Andrius Kubilius, ha rilasciato un’intervista a La Stampa in cui ha espresso forti preoccupazioni riguardo al futuro della sicurezza europea, sottolineando la crescente minaccia rappresentata dalla Russia e la necessità per l’Europa di rafforzare le proprie capacità di difesa.
Kubilius, la minaccia russa e la trasformazione dell’economia di guerra
Kubilius ha evidenziato che “il problema non è il presente ma il futuro”, osservando come l’economia russa si sia trasformata in un’economia di guerra. Il commissario ha ricordato che i servizi di intelligence europei indicano chiaramente il rischio che, entro i prossimi tre o quattro anni, la Russia possa tentare di “testare” l’Europa in un conflitto reale. Questo scenario pone l’Unione Europea di fronte a una doppia sfida: da un lato, la necessità di prepararsi a una possibile aggressione russa; dall’altro, la richiesta degli Stati Uniti di un maggiore impegno europeo nella difesa, poiché Washington sta spostando le proprie risorse verso l’area Indo-Pacifico.
L’evoluzione del ruolo europeo nella sicurezza e la cooperazione con l’Ucraina
Kubilius ha sottolineato come, con il progressivo disimpegno americano dal continente europeo, l’Europa debba assumersi “sempre più responsabilità” in materia di sicurezza, sia all’interno della NATO sia nel quadro dell’Unione Europea. Ha inoltre rimarcato che, a differenza degli ucraini che hanno esperienza diretta di combattimento, l’Europa non ne possiede, motivo per cui è urgente integrare le capacità di difesa ucraine, già collaudate sul campo, con quelle europee, al fine di rafforzare la difesa comune.
In merito al conflitto in Ucraina, Kubilius ha evidenziato l’importanza di evitare accordi che possano indebolire la posizione di Kiev, in modo da non facilitare future aggressioni da parte di Mosca. Ha inoltre suggerito che il congelamento o il sequestro degli asset russi possa rappresentare un metodo efficace per finanziare le necessità militari e di bilancio ucraine, lanciando un chiaro segnale a Putin: “non otterrà nulla continuando la guerra”.






