Istanbul, 3 novembre 2025 – In occasione dell’anniversario della presa dell’ambasciata statunitense a Teheran, il leader supremo iraniano Ali Khamenei ha ribadito il carattere profondo e strutturale del conflitto tra la Repubblica Islamica e gli Stati Uniti, sottolineando che ogni possibile cooperazione sarà subordinata a precise condizioni.
Khamenei: “Nessuna cooperazione senza la fine del sostegno a Israele”
Nel suo messaggio pubblicato su X, noto social network, Khamenei ha spiegato che il dissidio tra Iran e Stati Uniti nasce da uno scontro intrinseco e di interessi tra due visioni opposte. La Guida suprema ha infatti affermato:
“La richiesta di cooperazione degli americani con l’Iran sarà presa in considerazione solo se gli Stati Uniti interromperanno completamente il loro sostegno al malvagio regime sionista, ritireranno le basi militari dalla regione e non interferiranno negli affari regionali”.
Ha inoltre ricordato che la presa dell’ambasciata statunitense nel 1979 rappresentò per l’Iran un momento di “onore e vittoria” e la rivelazione della vera natura del governo americano, definito “arrogante”. Khamenei ha poi respinto l’idea di una resa o sottomissione iraniana agli Stati Uniti, denunciando la “natura arrogante” di Washington che accetta solo la sottomissione.
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