New York, 21 novembre 2025 – Per la prima volta nella storia della Chiesa evangelica luterana di New York, una donna assume la carica di vescovo e, non solo, è anche la prima lesbica a ricoprire questa prestigiosa posizione. Si tratta di Katrina Foster, 57 anni, il cui insediamento ufficiale avverrà il 22 novembre nella cattedrale di St. John the Divine.
Una nomina storica per la Chiesa luterana di New York
Katrina Foster, dotata di un dottorato in divinità, sarà responsabile di circa 160 congregazioni situate all’interno e nei dintorni della città di New York, con il titolo di “bishop of the Metropolitan New York Synod of the Evangelical Lutheran Church in America”, l’equivalente luterano di una diocesi. Il suo incarico assume un significato ancora più rilevante se si considera la contemporanea presenza durante la cerimonia del reverendo Yehiel Curry, eletto quest’anno come primo vescovo afroamericano a capo della Chiesa evangelica luterana in America, la più grande denominazione luterana degli Stati Uniti con oltre 2,7 milioni di membri.
Foster ha dichiarato con umiltà che la sua identità di lesbica non dovrebbe essere l’aspetto più rilevante della sua nomina: «Non è così interessante avere un’insegna lampeggiante che dica ‘guarda quella lesbica’», ha affermato, sottolineando invece l’importanza di essere la prima donna a servire come vescovo a New York e di essere nominata in presenza di un leader afroamericano, definendo queste due condizioni «davvero storiche».
Il ruolo e la visione pastorale di Katrina Foster
Conosciuta per aver rivitalizzato parrocchie in difficoltà, Foster si distingue per la sua capacità di costruire legami solidi con la comunità locale. Nel suo nuovo ruolo, intende instaurare un dialogo profondo con i pastori del sinodo, non solo nella città di New York ma anche nelle sei contee circostanti. Ha spiegato che il suo obiettivo è dimostrare che la chiesa non è «città-centrica» ma presente nel territorio con i propri pastori e fedeli, per costruire, ricostruire e rafforzare relazioni in un percorso comune, come suggerisce il significato latino di sinodo, ovvero “stesso percorso”.
Questa nomina si inserisce in un contesto più ampio di crescente apertura verso l’ordinazione di persone LGBT in alcune comunità cristiane, un cambiamento che, pur suscitando dibattito, riflette una trasformazione significativa all’interno del protestantesimo moderno negli Stati Uniti e nel mondo.






