Teheran, 13 dicembre 2025 – L’Iran ha confiscato una petroliera straniera nel Mar dell’Oman, un’operazione annunciata oggi dal presidente della provincia di Hormozgan, Mojtaba Ghahremani. Il natante trasportava sei milioni di litri di gasolio considerato di contrabbando e gli 18 membri dell’equipaggio, provenienti da India, Sri Lanka e Bangladesh, sono stati arrestati.
Iran, dettagli sull’operazione di sequestro della petroliera
Secondo Ghahremani, la petroliera non disponeva di documenti di viaggio marittimi validi per il trasporto di carburante ed era stata individuata con tutti i sistemi di navigazione e ausiliari spenti deliberatamente. La nave è stata intercettata nelle acque territoriali iraniane vicino a Jask, una zona strategica nel sud del Paese. L’azione rientra nelle operazioni iraniane volte a contrastare le reti regionali di traffico illegale di carburante.
Questo intervento si colloca in un contesto di crescente tensione internazionale nel settore energetico e marittimo. Solo due giorni fa, infatti, gli Stati Uniti avevano sequestrato una petroliera al largo delle coste venezuelane, che trasportava petrolio proveniente dal Venezuela e dall’Iran.
Contesto regionale e implicazioni
L’Iran, ufficialmente Repubblica Islamica dell’Iran, è uno Stato con una superficie di circa 1,6 milioni di chilometri quadrati e una popolazione di oltre 92 milioni di abitanti. La provincia di Hormozgan, da cui proviene l’annuncio, è un’area cruciale per il controllo delle rotte marittime nel Golfo Persico e nel Mar dell’Oman, fondamentali per il transito di risorse energetiche.
Le autorità iraniane, in particolare, hanno intensificato l’attività di contrasto al contrabbando di carburante, un fenomeno che mina l’economia nazionale e alimenta tensioni diplomatiche nella regione. Il sequestro della petroliera straniera è l’ultimo episodio in una serie di iniziative tese a rafforzare la sorveglianza e la sicurezza marittima nelle acque territoriali iraniane.






