Sofia, 4 novembre 2025 – L’adozione dell’euro rappresenta per la Bulgaria un passo decisivo verso la prosperità e la sicurezza, come sottolineato dalla presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, durante l’evento “La Bulgaria alle porte dell’Eurozona” tenutosi oggi a Sofia. L’ingresso del Paese nella moneta unica, previsto per il primo gennaio 2026, segna una tappa fondamentale nel percorso di integrazione europea della Bulgaria, con benefici significativi sia economici che di stabilità finanziaria.
Bulgaria, l’Euro come volano di crescita economica e integrazione europea
La presidente della BCE ha evidenziato come il cammino della Bulgaria verso il cuore dell’Europa abbia già prodotto risultati concreti: nel corso dell’ultimo decennio, il prodotto interno lordo pro capite è passato da un terzo della media dell’area euro a quasi due terzi. Questo progresso è stato possibile grazie a una forte integrazione con l’economia europea, e in particolar modo con quella dell’area dell’euro. Attualmente, il 65% delle esportazioni bulgare è diretto verso altri Paesi dell’Unione Europea, mentre il 45% è rivolto a Stati membri dell’Eurozona.
Lagarde ha ricordato che, pur avendo già goduto della stabilità del tasso di cambio grazie al currency board collegato all’euro, l’adozione della moneta unica comporterà un’ulteriore integrazione economica rimuovendo le ultime barriere valutarie all’interno del Mercato Unico europeo. Ciò favorirà un ambiente più stabile e attrattivo per investimenti e scambi commerciali, rafforzando la posizione della Bulgaria nell’Unione Europea.

Sicurezza finanziaria e credibilità istituzionale nell’Eurozona
La presidente della BCE ha posto particolare enfasi sulla dimensione della sicurezza economica, fondamentale in un contesto internazionale caratterizzato da crescente volatilità e shock esterni ricorrenti. Per un’economia piccola e aperta come quella bulgara, dove quasi la metà dei posti di lavoro dipende dalla domanda estera, questo fattore assume un’importanza cruciale.
Il regime del currency board ha finora contribuito a proteggere la Bulgaria dalle fluttuazioni del cambio euro-lev, ma Lagarde ha ricordato come i regimi di cambio fissi siano storicamente vulnerabili in situazioni di stress, come dimostrato dagli episodi del serpente valutario negli anni ’70 o dai riallineamenti del Sistema Monetario Europeo. In questo quadro, l’appartenenza all’Eurozona, con la sua solida credibilità istituzionale, rappresenta la più efficace garanzia di stabilità finanziaria e protezione dagli shock esterni.
Parallelamente, il primo ministro bulgaro, Rossen Jeliazkov, ha definito l’adozione dell’euro come una “scelta strategica” che non solo rafforza la posizione del Paese nell’Unione Europea, ma favorisce anche una maggiore fiducia negli investimenti, riduce i costi per cittadini e imprese e assicura stabilità finanziaria. Jeliazkov ha inoltre sottolineato che l’ingresso nell’Eurozona porterà sostegno allo sviluppo economico e alla competitività nazionale, definendo l’euro non solo come una moneta, ma come un simbolo di saggezza e maturità.
In questa prospettiva, il Paese si prepara a un nuovo capitolo della sua storia economica, nel quale la moneta unica si configura come strumento chiave per consolidare i progressi raggiunti e affrontare con maggior forza le sfide globali.
Le sfide dell’integrazione finanziaria europea secondo Lagarde
Nel suo discorso recente al Finance & Future Summit di Francoforte, Lagarde ha evidenziato la necessità di affrontare la frammentazione dei mercati finanziari europei, che nel 2023 contavano 295 piazze finanziarie sparse, 14 controparti centrali e 32 depositari centrali di titoli. Questa frammentazione, ha spiegato, drena liquidità e rende il mercato europeo meno competitivo, spingendo le imprese a cercare capitali al di fuori dell’Unione.
La presidente della BCE ha sostenuto con forza l’urgenza di completare l’Unione bancaria e di applicare la stessa logica di integrazione ai mercati dei capitali, attraverso una normativa unica, una vigilanza centralizzata e il consolidamento delle piazze finanziarie europee. Solo così l’Europa potrà convogliare in modo efficace risparmio e investimenti verso innovazione e crescita, rafforzando la sua posizione nella nuova ordine mondiale economico e geopolitico.
Christine Lagarde, in carica alla BCE dal novembre 2019 e prima donna a ricoprire questo ruolo, continua così a promuovere la coesione europea e la stabilità finanziaria, sostenendo che l’euro rappresenta non solo una moneta, ma un pilastro essenziale per la prosperità e la sicurezza di tutti gli Stati membri.






