Punjab, 14 luglio 2025 – Si è spento in india a 114 anni Fauja Singh, leggendario maratoneta britannico di origine indiana e detentore di numerosi record mondiali per la sua età avanzata. La morte è avvenuta in un tragico incidente stradale nel villaggio natale, Beas Pind, nel Punjab, dove è stato investito da un’auto pirata mentre camminava lungo una strada locale. La notizia è stata confermata dalla polizia distrettuale di Jalandhar, che ha assicurato l’imminente cattura del conducente responsabile.
Fauja Singh, vita straordinaria dell’icona globale della maratona
Nato il 1º aprile 1911, Fauja Singh è diventato un simbolo internazionale di longevità e determinazione sportiva, noto per aver corso maratone ben dopo aver superato il secolo di vita. Di religione sikh e originario del Punjab, Singh ha iniziato a correre solo all’età di 89 anni, dopo aver subito la perdita della moglie e di un figlio. Trasferitosi a Londra negli anni Sessanta per vivere con il figlio maggiore, ha trovato nella corsa una nuova ragione di vita, trasformando una passione tardiva in una straordinaria carriera.
Singh ha completato nove maratone tra il 2000 e il 2013, stabilendo un record senza precedenti nel 2011 quando, a 100 anni, ha corso la maratona di Toronto in 8 ore, 25 minuti e 16 secondi, diventando il più anziano maratoneta di sempre a completare una gara di 42,195 km. La sua performance gli è valsa l’ingresso nel Guinness dei Primati e l’attenzione di tutto il mondo sportivo. Nel 2012 è stato inoltre uno dei tedofori delle Olimpiadi di Londra, un onore che ha sottolineato il suo straordinario spirito sportivo e la sua fama globale.
Record sportivi e filosofia di vita
Nel corso della sua carriera, Fauja Singh ha raggiunto risultati notevoli, tra cui un tempo di 5 ore e 40 minuti alla Toronto Waterfront Marathon del 2003, che lo ha consacrato come l’uomo più veloce al mondo nella fascia di età over 89. La sua dedizione quotidiana comprendeva allenamenti di circa 16 km al giorno e una rigorosa disciplina alimentare vegetariana, che attribuiva come chiave del suo benessere e della sua energia. Singh era noto per il motto “Stay smiling and keep running” (sorridi e continua a correre), un insegnamento che rifletteva la sua visione positiva della vita e della salute.
L’allenatore Harmander Singh, che lo ha seguito per anni, ha sottolineato come Fauja fosse un “concentrato di positività” e una vera icona di umanità, sempre pronto a lottare contro le avversità con un sorriso.
Il tributo delle autorità e gli eventi in memoria
Il Primo Ministro indiano Narendra Modi ha espresso cordoglio definendo Fauja Singh un “atleta eccezionale con una determinazione incredibile”. La sua morte ha colpito profondamente l’India e la comunità internazionale, che ora si prepara a celebrarne la vita e l’eredità. È stata già programmata per il 29 marzo 2026 la Fauja Singh Birthday Challenge, evento dedicato a commemorare i successi del maratoneta. In programma anche la costruzione di una Fauja Singh Clubhouse nel percorso di Ilford, Londra, luogo in cui si allenava quotidianamente.
Fauja Singh lascia un’eredità di ispirazione per atleti e non, dimostrando che con volontà e disciplina è possibile superare i limiti imposti dall’età. La sua storia testimonia come lo sport possa essere una scuola di vita, capace di infondere forza e gioia anche nelle fasi più difficili dell’esistenza.






