Si apre un nuovo capitolo nelle relazioni internazionali con la conferma ufficiale del Cremlino di un imminente vertice tra Vladimir Putin e Donald Trump a Budapest. Il possibile incontro tra i presidenti di Russia e Stati Uniti potrebbe avvenire entro le prossime due settimane, segnando un evento strategico di grande rilevanza geopolitica.
Vertice Putin-Trump a Budapest: preparativi e contatti diplomatici in vista del vertice
Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha confermato che la preparazione del vertice seguirà un percorso graduale e ben strutturato. “La preparazione sarà fatta per fasi: è necessario istituire team di negoziazione”, ha spiegato Peskov riportando che il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov e il segretario di Stato americano Rubio inizieranno a lavorare con contatti telefonici e incontri per discutere tutte le questioni relative al vertice.
Nel corso della giornata, Putin ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro ungherese Viktor Orban, che ha espresso la disponibilità di Budapest a garantire le condizioni necessarie per ospitare l’incontro al massimo livello. Il Cremlino ha sottolineato come questa proposta sia stata accolta favorevolmente, con l’obiettivo di favorire un dialogo che possa contribuire al raggiungimento di una soluzione pacifica alla crisi ucraina.
Il vertice, che segue la recente telefonata tra i due leader, rappresenta un passo significativo dopo mesi di tensioni. Secondo le dichiarazioni di Trump, la conversazione è stata “molto produttiva” e ha incluso discussioni sul commercio tra Russia e Stati Uniti post-conflitto, nonché congratulazioni per i progressi nella pace in Medio Oriente.
Aspetti logistici e reazioni internazionali
L’organizzazione dell’incontro a Budapest presenta alcune sfide sul piano logistico e politico. Fonti europee hanno riferito che Putin dovrà ottenere permessi specifici per sorvolare i Paesi dell’Unione Europea e per atterrare in Ungheria, sebbene non esistano divieti formali di viaggio per il presidente russo e il ministro Lavrov, nonostante siano soggetti a sanzioni che congelano i loro beni a livello europeo.
La Commissione Europea, attraverso la portavoce Anitta Hipper, ha sottolineato che non commenta scenari ipotetici, ma ha confermato che eventuali deroghe ai mandati di arresto della Corte Penale Internazionale devono essere concesse dagli Stati membri a livello individuale.
Intanto, la Cina ha espresso il proprio sostegno a ogni sforzo finalizzato a una risoluzione pacifica del conflitto in Ucraina, apprezzando il dialogo in corso tra Russia e Stati Uniti. Lin Jian, portavoce del ministero degli Esteri cinese, ha definito “incoraggiante” il mantenimento dei contatti e il miglioramento delle relazioni bilaterali tra i due Paesi.
Parallelamente, Putin ha convocato il Consiglio di Sicurezza nazionale a Mosca per informare i membri permanenti sugli esiti della telefonata con Trump, sottolineando l’importanza di un approccio coordinato e consapevole sulle questioni internazionali e di sicurezza.
Contesto e implicazioni del vertice
La possibile riunione a Budapest arriva in un momento cruciale della crisi ucraina, con continue tensioni sul campo e un’intensa attività diplomatica a livello globale. Il presidente russo ha ribadito di essere pronto a discutere modalità future di azione, mantenendo la posizione di ricerca di una soluzione diplomatica, pur senza rinunciare a tutelare gli interessi strategici della Russia.
Donald Trump, dal canto suo, dopo aver incontrato a Washington il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, si prepara a discutere sia dei progressi nei negoziati con Putin sia delle richieste di Kiev, inclusa la fornitura di sistemi d’arma avanzati come i missili Tomahawk e i sistemi di difesa Patriot.
Il premier ungherese Viktor Orban ha accolto con entusiasmo la notizia del vertice, definendolo “una grande notizia per chi vuole la pace” e ribadendo l’impegno di Budapest a facilitare il dialogo. La scelta della capitale ungherese, all’interno del territorio europeo, rappresenta un segnale importante in termini di geopolitica e mediazione internazionale.
La conferma del vertice e le sue possibili ricadute saranno attentamente monitorate dalle cancellerie di tutto il mondo, in particolare dall’Unione Europea e dalla NATO, che osservano con interesse e cautela lo sviluppo di questo importante evento diplomatico.






