Londra, 21 settembre 2025 – Il primo ministro britannico Keir Starmer è pronto ad annunciare oggi il riconoscimento ufficiale dello Stato di Palestina da parte del Regno Unito, come confermato dal vicepremier David Lammy. La decisione arriva in un contesto di crescente tensione e deterioramento della situazione umanitaria a Gaza e in Cisgiordania, con il governo che valuta se Israele abbia rispettato le condizioni poste per evitare il riconoscimento.
Il Regno Unito riconosce la Palestina? Le condizioni poste da Starmer
A luglio scorso, Starmer aveva dichiarato che il Regno Unito avrebbe riconosciuto la Palestina a meno che Israele non avesse adottato misure sostanziali, tra cui un cessate il fuoco duraturo nella Striscia di Gaza e un impegno verso una soluzione di pace a due Stati. Secondo quanto riferito dal ministro Lammy alla Bbc, il premier esporrà oggi la posizione ufficiale, valutando se tali condizioni siano state soddisfatte. La maggior parte dei media britannici riferisce che il governo si muoverà verso il riconoscimento pieno dello Stato palestinese.
Il peggioramento della crisi umanitaria a Gaza e la pressione internazionale
Fonti governative citate dalla Bbc sottolineano che la situazione sul campo è peggiorata significativamente nelle ultime settimane. Sono state diffuse immagini che testimoniano fame, violenza e sfollamenti di massa a Gaza, con l’ultima operazione di terra israeliana a Gaza City definita da un funzionario dell’Onu come un “cataclisma”. Centinaia di migliaia di persone sono state costrette a fuggire dalle proprie abitazioni. Inoltre, la continua espansione degli insediamenti israeliani in Cisgiordania, considerati illegali dal diritto internazionale, e il controverso progetto di insediamento E1, che rischia di compromettere la continuità territoriale di un futuro Stato palestinese, sono fattori chiave nella decisione britannica.
L’annuncio di Starmer avviene in un momento di forte mobilitazione internazionale, con diverse organizzazioni e comunità religiose che manifestano contro il conflitto e per una soluzione pacifica e giusta nella regione.





