Donald Trump è stato nuovamente candidato al Premio Nobel per la Pace dal governo del Pakistan. La volontà di nominare il presidente americano per il 2026 è stata annunciata dal primo ministro pakistano, Shahbaz Sharif, durante il summit su Gaza tenutosi a Sharm el-Sheikh, in Egitto.
La candidatura di Trump e il ruolo nella pace in Asia Meridionale
Secondo Sharif, Donald Trump è “sinceramente un uomo di pace, votato ogni giorno a rendere il mondo un posto dove vivere in pace e prosperità”. Il premier pakistano ha sottolineato il “straordinario contributo” del presidente Usa nel fermare il conflitto tra India e Pakistan e nel raggiungere un cessate il fuoco, un risultato che ha salvato milioni di vite in Asia meridionale. Per questo motivo, il Pakistan ha deciso di rinnovare la candidatura di Trump al premio Nobel, definendolo “il miglior candidato”.
Trump e il Nobel per la Pace
Nonostante il presidente americano avesse più volte dichiarato di volere il riconoscimento in virtù delle presunte “7 guerre” da lui fermate, la commissione del Nobel ha scelto di premiare Maria Corina Machado, donna simbolo dell’opposizione al regime del venezuelano Maduro.
Dopo l’annuncio del premio, molti sostenitori del tycoon hanno espresso contrarietà, sostenendo che con l’allora vicina pace a Gaza, sarebbe stato “il candidato ideale”. Tuttavia, il comitato ha ritenuto che la Machado fosse più adatta, anche per via della non totale veridicità dell’affermazione di Trump: non in tutte le 7 guerre che sostiene di aver fermato il presidente Usa è stato effettivamente protagonista.
Trump e la pace a Gaza
Durante il summit in Egitto, Sharif ha inoltre elogiato “l’esemplare leadership” di Trump, sostenendo che il presidente statunitense abbia contribuito in modo decisivo a raggiungere la pace a Gaza, salvando milioni di persone in Medio Oriente. “Credo che lei sia l’uomo di cui il mondo abbia più bisogno in questo momento”, ha affermato il primo ministro pakistano rivolgendosi a Trump.






