Un episodio avvenuto nei cieli del Queensland ha mostrato quanto le operazioni di lancio con il paracadute possano diventare critiche in pochi secondi. Un paracadutista è rimasto appeso alla coda di un aereo a oltre 15.000 piedi di altitudine (più di 4.500 metri) dopo che il suo paracadute di riserva si è impigliato sul velivolo. Le immagini diffuse successivamente evidenziano come il cordino della riserva si sia agganciato accidentalmente al flap dell’aereo, provocando un imprevisto potenzialmente mortale. Nonostante la dinamica drammatica, lo sportivo è riuscito a toccare terra senza gravi conseguenze.
L’incidente con il paracadute
Secondo quanto ricostruito dal rapporto dell’Australian Transport and Safety Bureau (ATSB), l’incidente è avvenuto durante un lancio programmato sopra il Queensland settentrionale. Il Cessna Caravan era decollato dall’aeroporto di Tully con a bordo un pilota e 17 paracadutisti che avrebbero dovuto eseguire una formazione a 16 componenti. Si trattava del terzo volo della giornata per il Far North Freefall Club e l’emergenza è scoppiata intorno alle 10 del mattino, quando il pilota aveva appena autorizzato l’uscita a una velocità di circa 85 nodi.
🇦🇺 SKYDIVER CHEATS DEATH IN MID-AIR PARACHUTE SNAG INCIDENT – SHOCKING ATSB REPORT🚨
A Queensland skydiver survived a terrifying accident when his parachute snagged on a Cessna Caravan’s tail at 15,000ft.
Dragged out of the plane and suspended below it, he cut reserve… pic.twitter.com/QkfKzfULIN
— Info Room (@InfoR00M) December 11, 2025
Adrian Ferguson, il paracadutista coinvolto, stava preparando il salto quando è stato improvvisamente trascinato all’indietro. L’azione inaspettata lo ha fatto cadere fuori dal portellone, facendogli urtare le gambe contro lo stabilizzatore orizzontale sinistro dell’aereo. L’impatto ha provocato un danno significativo alla struttura e il paracadute si è avvolto attorno alla coda, lasciandolo sospeso sotto il velivolo.
Le manovre del pilota e la gestione dell’emergenza
Il capo dell’ATSB, Angus Mitchell, ha spiegato che il pilota ha percepito un’improvvisa variazione d’assetto, con l’aereo che puntava verso l’alto mentre la velocità diminuiva rapidamente. Non comprendendo immediatamente la causa dell’anomalia, inizialmente ha reagito come se il mezzo fosse entrato in stallo, applicando potenza e spingendo il muso in avanti. Solo quando gli è stato comunicato che c’era un paracadutista agganciato al timone di coda ha potuto modulare correttamente le azioni successive.
Nel frattempo, Ferguson è riuscito a usare un coltello da taglio per recidere undici funi del paracadute di riserva, permettendo alla parte restante della vela di strapparsi e liberarlo dalla struttura dell’aereo. Una volta in caduta libera, ha potuto aprire il paracadute principale e completare la discesa con lievi ferite che hanno richiesto alcuni punti di sutura.
Le condizioni a bordo e la discesa dell’aereo
L’aereo, intanto, continuava a volare con lo stabilizzatore danneggiato e con una parte della vela ancora avvolta attorno alla coda. Le vibrazioni erano percepibili ai comandi, che richiedevano una pressione in avanti e un uso costante dell’aileron destro per mantenere un assetto controllato. Durante la gestione dell’emergenza, tredici paracadutisti hanno completato il salto, mentre due sono rimasti all’ingresso del portellone.
Con il velivolo ormai alleggerito e pur con un margine limitato di controllo del beccheggio, il pilota ha valutato che una discesa graduale fosse possibile. La scelta di retrarre i flap ha concesso un ulteriore miglioramento nel controllo di timone, alettoni ed elevatori. Il Cessna ha quindi iniziato la discesa a circa 120 nodi, mentre veniva dichiarata una situazione di emergenza al Brisbane Centre ATC. Nonostante i danni, l’aereo è atterrato senza ulteriori conseguenze.
Le raccomandazioni degli investigatori a chi si lancia con il paracadute
L’ATSB ha ribadito l’importanza di un’attenta gestione dell’attrezzatura da parte dei paracadutisti, soprattutto durante le fasi di uscita dall’aeromobile. Mitchell ha ricordato che, pur non essendo obbligatorio, il coltello da taglio può rivelarsi uno strumento determinante in situazioni estreme come quella vissuta da Ferguson. Inoltre, ha richiamato l’attenzione sulle procedure di bilanciamento del velivolo, fondamentali per evitare condizioni pericolose durante il volo. In passato, alcuni incidenti mortali sono stati collegati a carichi non correttamente distribuiti, evidenziando la necessità di calcoli accurati a ogni decollo.
I precedenti incidenti legati all’uso del paracadute
L’incidente di settembre non è l’unico episodio critico verificatosi in Australia nell’ambito delle attività di paracadutismo. Solo pochi mesi prima, nel Nuovo Galles del Sud, il pilota Paul Smith è deceduto in un incidente aereo verificatosi vicino all’aeroporto di Moruya. In quel caso, otto paracadutisti avevano appena completato il lancio da circa 14.000 piedi, atterrando tutti in sicurezza. Anche questo episodio aveva spinto le autorità a richiamare l’attenzione sulla necessità di rispettare rigorosamente i protocolli di sicurezza.
Potrebbe interessarti anche questo articolo: Tuta alare, cos’è, come funziona e quanto è pericoloso il suo utilizzo






