Lima, 18 settembre 2025 – Nel nuovo libro-intervista pubblicato oggi in Perù, intitolato León XIV: ciudadano del mundo, misionero del siglo XXI e firmato da Elise Ann Allen, Papa Leone XIV affronta con franchezza numerosi temi di attualità, dalla crisi umanitaria di Gaza alla situazione politica negli Stati Uniti, fino alle sfide interne della Chiesa cattolica. L’intervista getta luce sulle preoccupazioni del Pontefice e offre uno sguardo approfondito sulle sue posizioni.
La crisi di Gaza e il silenzio di Israele di fronte alle pressioni internazionali
Papa Leone XIV si mostra profondamente preoccupato per la situazione umanitaria a Gaza, definendola “molto, molto grave”. Nel dialogo con la giornalista, il Pontefice sottolinea come, nonostante la crescente discussione intorno al termine “genocidio” – un concetto che la Santa Sede considera ancora prematuro da definire ufficialmente – la sofferenza della popolazione civile continui ad aggravarsi senza risposte efficaci.
“Israele non risponde neanche agli appelli degli Stati Uniti”, evidenzia il Papa, ricordando come Washington rappresenti una delle potenze più influenti in grado di esercitare pressioni. Tuttavia, anche con “una certa pressione, forse significativa dietro le quinte”, non si sono registrate risposte concrete volte ad alleviare le sofferenze degli innocenti di Gaza.
Il Pontefice insiste sull’urgenza di un intervento che vada oltre il semplice invio di generi alimentari: “I bambini soffrono non solo la povertà, ma anche la fame. Servono aiuti medici e assistenza umanitaria costante per ribaltare la situazione”. Questo appello alla comunità internazionale è accompagnato dalla richiesta di rispettare integralmente il diritto umanitario, un principio che deve guidare ogni azione nel conflitto.
Le sfide interne degli Stati Uniti e il ruolo dei vescovi
Durante l’intervista, Papa Leone XIV esprime anche la sua preoccupazione per alcune dinamiche che si stanno sviluppando negli Stati Uniti. Pur non avendo avuto contatti diretti con il Presidente, riferisce di un dialogo con il Vicepresidente incentrato sulla dignità umana, un valore che il Pontefice ritiene imprescindibile in ogni politica e decisione che riguardi le persone.
Richiamando l’eredità di Papa Francesco, Leone XIV elogia la lettera inviata all’inizio dell’anno dal suo predecessore ai vescovi americani, in cui si sollecitava un atteggiamento più accogliente verso gli immigrati, in linea con i principi del Vangelo. “Sono stato molto contento di vedere come molti vescovi abbiano accolto questo messaggio, mostrando coraggio e impegno”, afferma il Papa, ribadendo che il dialogo con i pastori locali rimane la via migliore per affrontare le sfide sociali e morali.
LGBTQ+, ruolo delle donne e gli abusi nella Chiesa
Sul delicato tema della dottrina della Chiesa riguardante la sessualità e le questioni LGBTQ+, Papa Leone XIV è netto: “La dottrina non cambierà nel prossimo futuro”. Pur ribadendo l’apertura della Chiesa “a tutti, tutti, tutti”, riconosce che insegnamenti tradizionali sul matrimonio – inteso come unione solenne tra un uomo e una donna – possono essere percepiti come controversi.
In merito al dibattito sul diaconato femminile, il Pontefice è altrettanto chiaro: non intende modificare l’insegnamento ecclesiastico. Sottolinea come prima di affrontare questo tema sia necessario approfondire la comprensione e la promozione del diaconato permanente in generale, che in molte parti del mondo è ancora poco sviluppato.
Infine, il Papa affronta la questione degli abusi nella Chiesa, definendola una “vera e propria crisi” che richiederà tempo per essere superata. Ribadisce l’importanza di trattare con rispetto le vittime, molte delle quali portano ferite profonde per tutta la vita, ma anche di tutelare i diritti degli accusati. In questo contesto, la Chiesa sta elaborando una nuova legislazione per accelerare i processi e garantire giustizia e protezione a tutte le parti coinvolte.
“Siamo in una situazione difficile”, ammette Leone XIV, ma conferma la determinazione della Chiesa a percorrere la strada della trasparenza e del rispetto, senza rinunciare al proprio ruolo spirituale e morale nel mondo contemporaneo.




