Dubai, 11 novembre 2025 – La drammatica vicenda di Roman Novak, investitore russo nel settore delle criptovalute, e della moglie Anna, ha scosso nuovamente l’opinione pubblica internazionale. Dopo la loro misteriosa scomparsa nel deserto degli Emirati Arabi Uniti, emergono dettagli inquietanti sull’omicidio della coppia, legato a un intricato sistema di truffe finanziarie che coinvolge investitori asiatici e mediorientali.
Un inganno da 500 milioni di dollari
Roman Novak, originario di San Pietroburgo, era noto nelle cerchie delle criptovalute per la sua piattaforma Fintopio, che prometteva di semplificare le transazioni transfrontaliere con valuta digitale. Tuttavia, dietro l’immagine di successo e lusso ostentata su social media, si nascondeva una rete di truffe ai danni di investitori cinesi e arabi, i quali avrebbero versato circa 500 milioni di dollari nelle mani dell’imprenditore russo. Novak vantava falsi rapporti con sceicchi e magnati del mondo tecnologico, elementi che contribuivano a consolidare la sua reputazione ingannevole.

La truffa, già sotto indagine dal 2020, ha portato a un epilogo drammatico quando Novak e la moglie Anna sono stati attirarti con l’inganno in una villa a Hatta, periferia di Dubai, con la scusa di un incontro con potenziali investitori interessati ai loro progetti. Qui sono stati sequestrati da una gang composta da due veterani russi del conflitto in Ucraina e da un ex poliziotto ora trafficante di droga, tutti arrestati in Russia dopo il ritrovamento dei corpi.
La macabra fine nel deserto
Dopo il rapimento, gli assassini cercavano di accedere ai portafogli digitali di Novak, nella speranza di recuperare i fondi sottratti. Non trovando nulla, hanno deciso di uccidere la coppia, smembrandola e seppellendola nel deserto della regione di Fujairah, al confine con l’Oman. Le autorità hanno ricostruito la vicenda grazie al tracciamento del cellulare di Novak, che aveva inviato un messaggio di SOS dichiarandosi bloccato al confine con l’Oman e chiedendo una somma ingente di denaro.
I tentativi di depistaggio degli assassini, che avevano fatto apparire il telefono in luoghi geografici lontani come Città del Capo, non hanno ingannato gli investigatori. La collaborazione tra le forze di polizia degli Emirati Arabi e quelle russe ha permesso di risolvere il caso nel giro di pochi giorni, con l’arresto dei presunti colpevoli e il ritrovamento dei resti della coppia nel deserto.
Il caso Roman Novak tra criminalità e finanza
Novak, già condannato in Russia per frode finanziaria prima di trasferirsi negli Emirati, aveva continuato a operare nell’ambito delle criptovalute, attirando investitori con promesse di guadagni facili e rapporti con figure di prestigio inesistenti.
L’omicidio della coppia è quindi il culmine di una trama fatta di inganni, avidità e violenza. I due figli della vittima sono stati affidati ai parenti, mentre l’inchiesta continua per fare luce su tutti gli aspetti della truffa e sulle complicità che potrebbero aver favorito la rete criminale.






