Roma, 6 novembre 2025 – Il corpo restituito da Hamas a Israele nella serata di ieri è stato identificato come quello di uno degli ostaggi detenuti dall’organizzazione palestinese. Lo conferma il Times of Israel, precisando però che il nome dell’ostaggio non è stato ancora reso pubblico dalle autorità israeliane. Restano così nella Striscia di Gaza i corpi di altri sei ostaggi morti.
L’incontro di Hamas con i servizi segreti turchi
Intanto, a Istanbul, si è svolto un incontro tra il capo dell’intelligence turca, Ibrahim Kalin, e una delegazione di Hamas guidata da Khalil al-Hayya, presidente dell’ufficio politico dell’organizzazione palestinese. Durante il colloquio, Hamas ha ribadito il proprio impegno a favore del cessate il fuoco, discutendo le misure necessarie per far procedere la tregua e le fasi successive al piano di cessate il fuoco.
È stato inoltre affrontato il tema degli aiuti umanitari per Gaza, con Kalin che ha illustrato gli sforzi di coordinamento con le organizzazioni internazionali e le iniziative in corso per facilitare l’invio di ulteriori aiuti umanitari nella regione. La Turchia, che si è posizionata come mediatore nel conflitto, resta impegnata nel tentativo di alleviare la grave crisi umanitaria nella Striscia di Gaza.
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