Gaza, 28 settembre 2025 – L’ala militare di Hamas ha annunciato la perdita di contatti con due ostaggi detenuti a Gaza City: Matan Angrest e Omri Miran. La situazione è stata resa nota dalla stessa fazione palestinese attraverso un messaggio su Telegram, nel quale si sottolinea che la vita dei due prigionieri è in “serio pericolo” a causa delle recenti operazioni militari israeliane nei quartieri di Sabra e Tal al-Hawa.
La richiesta di Hamas per una tregua umanitaria
Secondo quanto riportato da Al Jazeera, Hamas ha chiesto a Israele di effettuare un immediato ritiro a sud dell’autostrada 8 e di sospendere gli attacchi aerei per 24 ore a partire dalle ore 18 di oggi. Questa richiesta è motivata dalla necessità di poter intervenire per soccorrere gli ostaggi e garantire la loro sicurezza. La situazione si inserisce nel contesto di un’ulteriore escalation militare nella Striscia di Gaza, dove le operazioni israeliane hanno intensificato la pressione sul territorio e sulla popolazione civile.
Chi sono gli ostaggi israeliani
Matan Angrest, soldato israeliano di 22 anni, è stato catturato il 7 ottobre 2023 durante un attacco di Hamas contro Israele, evento che ha segnato una drammatica escalation del conflitto israelo-palestinese. Angrest, gravemente ferito e attualmente detenuto nei tunnel di Gaza, è stato protagonista di una vicenda dolorosa che ha coinvolto la sua famiglia, impegnata in una continua mobilitazione per il suo rilascio. La sua storia è simbolo della complessità e della sofferenza che caratterizzano questa guerra.
Hamas, fondato nel 1987 come movimento islamista palestinese, mantiene un duplice ruolo politico e militare che lo vede coinvolto sia nella gestione amministrativa della Striscia di Gaza sia nelle attività di guerriglia contro Israele. Conosciuto per il suo braccio armato, le Brigate Izz al-Din al-Qassam, il gruppo è stato protagonista di numerosi scontri armati e attacchi, tra cui quello del 7 ottobre 2023, che ha portato all’uccisione di circa 1.200 persone e al rapimento di centinaia di ostaggi israeliani.
Le tensioni attuali e le richieste di Hamas si inseriscono in un quadro di conflitto ancora aperto e altamente volatile, con la comunità internazionale che segue con attenzione gli sviluppi in corso nella regione.






