Roma, 5 novembre 2025 – Un passaggio cruciale si sta delineando nella complessa governance della Striscia di Gaza. Moussa Abu Marzouk, uno dei leader di spicco di Hamas, ha confermato di aver raggiunto un accordo con l’Autorità Nazionale Palestinese (ANP) per istituire un comitato temporaneo di gestione dell’area, che opererà sotto l’egida dell’ANP.
Un comitato congiunto per la gestione di Gaza
Secondo quanto riportato da fonti vicine ai negoziati e confermato dallo stesso Abu Marzouk in un’intervista ad Al Jazeera, il comitato avrà il compito di sovrintendere ai valichi di frontiera e alle forze di sicurezza all’interno della Striscia di Gaza. La presidenza di questo organismo sarà affidata a un ministro designato dall’ANP, con il possibile coinvolgimento di figure come il Ministro della Salute Majed Abu Ramadan, la cui candidatura, tuttavia, avrebbe incontrato il rifiuto da parte di Israele.

L’intesa rientra in un quadro più ampio di sforzi diplomatici internazionali, in particolare legati al piano di pace proposto dalla Casa Bianca, che prevede un periodo di transizione e la supervisione internazionale di Gaza. Abu Marzouk ha tuttavia sottolineato come permangano divergenze su alcune questioni operative, fra cui il mandato e l’area di intervento della forza internazionale di stabilizzazione, che Israele continua a ostacolare negando l’accesso alle Nazioni Unite nelle zone sotto il suo controllo.
Questioni aperte e le posizioni di Hamas
Sul tema del disarmo di Hamas, previsto nel piano di pace del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, Abu Marzouk ha evitato una risposta definitiva, evidenziando che Hamas è attualmente l’unica forza che controlla Gaza. Ha inoltre avvertito che un disarmo unilaterale potrebbe creare un vuoto di potere, alimentando ulteriori conflitti interni, come accadde in Iraq dopo lo scioglimento dell’esercito nazionale.
Il leader di Hamas ha insistito che qualsiasi forza sostitutiva deve essere palestinese e accettata dalla popolazione locale per evitare conflitti e garantire la stabilità. In tal senso, l’accordo con l’ANP rappresenta un tentativo di unificare la gestione civile e di sicurezza della Striscia, in vista di una possibile ricostruzione e normalizzazione post conflitto.
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