Roma, 10 novembre 2025 – Hamas denuncia violazioni quotidiane e continue della tregua da parte di Israele sin dall’entrata in vigore dell’accordo di cessate il fuoco, avvenuta lo scorso mese. La dichiarazione, diffusa tramite il canale Telegram del movimento e riportata da Al-Jazeera, accusa Tel Aviv di aver causato numerose vittime civili e di ostacolare l’ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.
Hamas denuncia gravi violazioni della tregua da parte di Israele
Secondo Hamas, gli attacchi israeliani hanno provocato 271 morti, di cui oltre il 90% civili, e 622 feriti, quasi tutti civili. Inoltre, si contano 35 arresti di palestinesi da parte delle forze israeliane, con 29 detenuti ancora in custodia. Il gruppo afferma che Israele ha inoltre demolito sistematicamente abitazioni all’interno della cosiddetta Linea Gialla, la linea di ritiro temporanea delle truppe israeliane, e continua a impedire l’ingresso di aiuti umanitari forniti dall’UNRWA. In particolare, non sarebbe stato consentito l’ingresso di almeno 600 camion di aiuti al giorno, come previsto dall’accordo, incluso un carico giornaliero di 50 camion di carburante di vario tipo.
Hamas sottolinea di aver rispettato l’accordo di cessate il fuoco, restituendo entro 72 ore i 20 prigionieri ancora vivi, nonostante le difficili condizioni generate dal conflitto. Il movimento islamista ha inoltre recuperato 24 dei 28 corpi di ostaggi e, tramite intermediari e la Croce Rossa, ha fornito coordinate per il recupero di ulteriori salme situate in aree sotto controllo israeliano.
La tregua fragile e le tensioni persistenti
L’accordo di cessate il fuoco, mediato il 10 ottobre 2025 da Stati Uniti, Egitto, Qatar, Turchia e Arabia Saudita, prevedeva uno scambio di ostaggi e un progressivo ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Tuttavia, la tregua si è dimostrata fragile: il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato nuovi raid a Gaza in risposta a presunte violazioni da parte di Hamas, inclusi scontri a fuoco nel sud dell’enclave. Hamas ha risposto accusando Israele di violazioni e ha rinviato la consegna di un corpo di ostaggio prevista per la serata di ieri.
Le violazioni del cessate il fuoco hanno suscitato preoccupazioni internazionali, con la Turchia che ha condannato gli attacchi israeliani, definendoli una chiara violazione della tregua e sottolineando l’importanza del rispetto dell’accordo per la sicurezza regionale e la speranza di una pace duratura.
Nel frattempo, Israele ha annunciato di riprendere il rispetto del cessate il fuoco e ha autorizzato squadre di ricerca a oltrepassare la Linea Gialla per localizzare i prigionieri, sottolineando però che continuerà a rispondere con forza a ogni violazione da parte di Hamas.
Il conflitto tra Israele e Hamas resta dunque caratterizzato da un clima di tensione e reciproche accuse che rende estremamente precaria la tregua in vigore da poco più di un mese.






