Il conflitto in Ucraina continua a mietere vittime da entrambi i lati del fronte: questa notte sono stati registrati duri raid sia russi che ucraini
Una notte di violenti attacchi ha segnato nuovamente il conflitto in Ucraina, con un bilancio pesante di vittime e distruzioni. Secondo le autorità ucraine, la Russia ha lanciato un’offensiva notturna con missili balistici e droni, mentre sul terreno continuano i combattimenti nelle regioni orientali e meridionali del paese.
Raid russi e bilancio delle vittime
L’Aeronautica militare di Kiev ha reso noto che nella notte sono stati lanciati due missili balistici Iskander-M e 37 droni, tra cui i temuti kamikaze Shahed. Le difese aeree ucraine sono riuscite ad abbattere o neutralizzare 32 droni nelle zone del nord e dell’est. Tuttavia, cinque droni e due missili hanno colpito tre località, causando danni e vittime.
Il bilancio ufficiale parla di almeno 20 morti e 43 feriti nelle regioni di Zaporizhzhia e Dnipropetrovsk. Nella regione di Zaporizhzhia, un bombardamento contro un istituto penitenziario ha provocato la morte di 16 persone e 35 feriti. Ivan Fedorov, capo dell’amministrazione militare locale, ha denunciato l’attacco come un crimine di guerra. Altri raid nella regione di Dnipropetrovsk hanno causato almeno 4 morti e otto feriti.
Attacchi anche oltre confine e situazione sul fronte
Non si arrestano nemmeno gli attacchi ucraini oltre i confini nazionali. Nella notte, un raid ha colpito una base militare russa nella regione di Voronezh, dove sono stati distrutti alcuni caccia Sukhoi. Dall’altra parte, la Russia ha rivendicato la distruzione di due sistemi anti-missile Patriot forniti dagli Stati Uniti e ha lanciato un nuovo massiccio attacco con oltre 300 droni su varie regioni ucraine.
Sul terreno, la situazione resta critica. I combattimenti proseguono soprattutto nella zona di confine tra Donetsk e l’oblast di Dnipro, dove le truppe russe hanno occupato due insediamenti. Gli ucraini, pur mobilitando risorse aggiuntive, soffrono la superiorità numerica del nemico e devono far fronte ai continui assalti di piccoli gruppi di fanteria. Anche nella regione di Kharkiv si registrano decine di attacchi respinti dalle forze ucraine.
In questo contesto di violenza incessante, si segnala la tragica notizia della morte di Thomas D’Alba, italiano e ex paracadutista della Folgore, caduto circa un mese fa sul fronte di Sumy combattendo a fianco dell’esercito ucraino. La sua vicenda si aggiunge a quella di altri connazionali rimasti uccisi nel conflitto, a testimonianza della complessa e dura realtà della guerra in Ucraina.






