La guerra in Ucraina continua ad alimentare tensioni diplomatiche e militari, con la Russia che esprime scetticismo nei confronti di un possibile piano di pace europeo. Il vice ministro degli Esteri russo, Mikhail Galuzin, ha infatti dichiarato che Mosca non si fa “nessuna illusione” riguardo a un’iniziativa europea per la pace, definendo la politica degli Stati dell’Europa occidentale “totalmente irresponsabile”.
Guerra in Ucraina: la posizione della Russia sul piano di pace europeo
Galuzin ha sottolineato che la politica occidentale e quella del governo di Kiev risultano, a suo avviso, “aggressive e senza futuro”. Questa dichiarazione arriva dopo che, la scorsa settimana, l’agenzia Bloomberg ha riportato che diversi Paesi europei stanno lavorando a una proposta di pace articolata in 12 punti, che prevede un cessate il fuoco lungo la linea del fronte attuale.
Intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato la disponibilità a collaborare su un piano di pace proposto dal premier britannico Keir Starmer. Tale proposta si ispira a un modello simile a quello adottato da Donald Trump durante la crisi di Gaza, prevedendo un cessate il fuoco immediato. Zelenskyj, noto per la sua leadership durante il conflitto iniziato nel 2022, continua a cercare sostegno internazionale, pur mantenendo una posizione ferma contro qualsiasi compromesso territoriale con la Russia.
Aggiornamenti militari e diplomatici
Dal fronte militare, il Ministero della Difesa russo ha annunciato l’abbattimento di 17 droni ucraini nelle regioni di Mosca, Kaluga e Bryansk durante la notte. Questi attacchi rappresentano la dinamica intensificazione delle operazioni belliche, con Mosca che continua a respingere le offensive ucraine.
Nel frattempo, la compagnia petrolifera russa Lukoil ha annunciato la vendita dei propri asset esteri, a seguito delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti con l’obiettivo di bloccare i guadagni russi e spingere Mosca verso un cessate il fuoco.
Sul piano politico, il premier ungherese Viktor Orban ha criticato l’Unione Europea definendola “irrilevante” e ha annunciato la propria intenzione di incontrare Donald Trump per discutere la rimozione delle sanzioni contro la Russia, in un contesto di crescente spaccatura tra gli alleati occidentali sulla gestione del conflitto.
L’epilogo della guerra in Ucraina resta dunque incerto, con Mosca che respinge le iniziative europee di pace e Kiev che si mostra aperta a negoziati basati su piani internazionali, mentre sul terreno le ostilità continuano a segnare pesanti vittime e tensioni.






