Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov: “Forse l’opzione migliore sarebbe quella che in Ucraina si svolgessero delle elezioni per scegliere un nuovo presidente”
Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha dichiarato che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky “non ha la legittimità” per firmare un accordo di pace con la Russia. Lavrov suggerisce che la soluzione migliore sarebbe tenere elezioni per eleggere un nuovo presidente ucraino.
Il recente intervento del ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha sollevato un acceso dibattito riguardo alla legittimità del presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel firmare un eventuale accordo di pace tra Ucraina e Russia. Le sue dichiarazioni, rilasciate il 23 maggio 2025, si collocano in un contesto di crescente tensione tra i due Paesi e pongono interrogativi cruciali sul futuro della diplomazia nella regione.
La legittimità di Zelensky
Lavrov ha chiarito che la Russia non si sentirebbe sicura nel firmare un accordo con Zelensky, il cui mandato è scaduto nel maggio 2024 senza che siano state indette nuove elezioni a causa della legge marziale in vigore in Ucraina. Secondo il ministro russo, sarebbe preferibile che in Ucraina si svolgessero nuove elezioni per eleggere un presidente legittimato dal voto popolare. “State mettendo il carro davanti ai buoi”, ha affermato Lavrov, evidenziando l’importanza di stabilire un trattato prima di discutere chi possa firmarlo.
Riferimenti alla Costituzione ucraina
Lavrov ha anche menzionato l’attuale Costituzione ucraina, che consente al presidente della Verkhovna Rada, il Parlamento monocamerale ucraino, di fungere da firmatario in caso di assenza del presidente. Tuttavia, ha ribadito che la soluzione migliore sarebbe quella di indire elezioni per garantire una legittimità democratica all’eventuale accordo di pace.
La situazione attuale in Ucraina
Queste dichiarazioni giungono in un momento critico, mentre la guerra in Ucraina continua a mietere vittime tra la popolazione civile e a destabilizzare ulteriormente il panorama geopolitico. La comunità internazionale è in attesa, poiché la possibilità di un negoziato di pace resta incerta e il futuro dell’Ucraina e delle sue istituzioni democratiche è a rischio.
L’analisi della situazione mette in luce la complessità del conflitto e la necessità di un approccio diplomatico che possa facilitare una risoluzione duratura. L’assenza di un dialogo costruttivo tra Mosca e Kiev rappresenta un ostacolo significativo per la stabilità della regione. La risposta di Zelensky e la reazione della comunità internazionale potrebbero rivelarsi decisive per il futuro delle relazioni tra i due Paesi.