Washington, 8 settembre 2025 – La tensione nella guerra in Ucraina persiste, e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha espresso apertamente la sua crescente frustrazione nei confronti del conflitto e della gestione da parte di Mosca. Dopo mesi di negoziati infruttuosi e un’escalation di violenze, Trump ha annunciato la possibilità di un inasprimento delle sanzioni economiche contro la Russia, rivolgendo un monito chiaro a Vladimir Putin.
Trump e la strategia delle nuove sanzioni contro la Russia
Durante una conferenza stampa alla Casa Bianca, prima di spostarsi a New York per un evento sportivo, Trump ha dichiarato di essere pronto a lanciare una “seconda fase” di misure restrittive contro la Russia. Questa decisione giunge dopo che i tentativi di mediazione, inclusi incontri con Putin e Zelensky, non hanno portato a una tregua né a una soluzione politica. Il presidente ha sottolineato che le prossime settimane saranno decisive per comprendere la direzione del conflitto e ha indicato che gli Stati Uniti sono pronti a collaborare con l’Unione Europea per rafforzare le sanzioni, in particolare contro i Paesi che continuano ad acquistare petrolio russo.
Il segretario al Tesoro statunitense, Scott Bessent, ha confermato la volontà di Washington di intensificare la pressione economica su Mosca: “Siamo determinati a far crollare l’economia russa, ma per farlo abbiamo bisogno dell’appoggio dei nostri partner europei”. Bessent ha evidenziato come il confronto si giochi non solo sul campo militare, con la resistenza dell’esercito ucraino, ma anche sull’efficacia delle sanzioni nel minare la stabilità economica russa, spingendo Putin a sedersi al tavolo delle trattative.
Il contesto internazionale e le difficoltà dei negoziati
Le relazioni tra Putin e Zelensky continuano a essere caratterizzate da diffidenza reciproca e accuse incrociate. Mentre la Russia sostiene che Kiev rifiuti ogni proposta di compromesso, l’Ucraina accusa Mosca di ostacolare il dialogo per prolungare la guerra. In questo scenario, Trump ha commentato che un eventuale incontro tra i due leader sarebbe come “mescolare olio e aceto”, dando la sensazione che la mediazione potrebbe richiedere tempi più lunghi del previsto o addirittura essere gestita senza il suo coinvolgimento diretto.
Allo stesso tempo, l’Unione Europea ha riaffermato il suo sostegno all’Ucraina, annunciando un pacchetto di aiuti da 4,05 miliardi di euro in vista del 24 agosto, giorno dell’indipendenza ucraina. Il ruolo degli attori internazionali, inclusa la Cina, resta cruciale per cercare di spingere le parti verso una de-escalation, anche se le posizioni restano distanti.
Le nuove sanzioni potrebbero rappresentare la carta vincente per gli Stati Uniti, che puntano a indebolire ulteriormente l’economia russa, in un momento in cui il conflitto continua a mietere vittime e a destabilizzare la regione. La cooperazione con l’Europa sarà fondamentale per garantire che queste misure abbiano un impatto reale e duraturo sulla capacità di Mosca di sostenere il proprio apparato militare e politico.






