Continuano senza sosta le operazioni belliche nell’est dell’Ucraina, con un’intensificazione degli attacchi armati e l’uso massiccio di droni da entrambe le parti. Nelle ultime 24 ore, l’esercito ucraino ha effettuato ripetuti bombardamenti su aree densamente popolate nel Donetsk, mentre le forze russe hanno risposto con una serie di attacchi aerei contro obiettivi ucraini. Nel frattempo, emergono notizie di incidenti gravi legati all’impiego dei droni, che hanno causato vittime anche tra le truppe russe.
Bombardamenti nel Donetsk e vittime civili
Secondo quanto riferito dalle autorità della regione di Donetsk, annessa de facto dalla Russia nel 2022, le forze ucraine hanno bombardato il territorio 21 volte nell’arco di un solo giorno, provocando la morte di due civili e il ferimento di altre 21 persone. Gli attacchi hanno colpito soprattutto le zone di Gorlovka e Yenakiyevo, danneggiando numerosi edifici residenziali, veicoli e infrastrutture civili. L’agenzia russa Tass ha confermato la natura e l’intensità dei bombardamenti, riportando che sono state impiegate 21 munizioni di vario tipo dagli ucraini contro gli insediamenti della Repubblica Popolare di Donetsk (DPR).
Parallelamente, nella notte, un attacco di droni russi sul villaggio di Kurganne, nella regione di Kupyan, ha causato la morte di un uomo di 59 anni e il ferimento di tre donne. L’Ufficio del Procuratore Regionale di Kharkiv ha riferito che le esplosioni hanno colpito un’area residenziale, provocando un incendio e danni alle abitazioni private.
Scambi di droni e incidenti gravi in mare
Gli scontri tra Mosca e Kiev si sono intensificati anche nel settore tecnologico, con un ampio uso di droni. L’Aeronautica militare ucraina ha comunicato che le forze russe hanno lanciato 55 droni verso l’Ucraina, di cui 46 sono stati abbattuti dalle difese aeree ucraine. Dall’altra parte, il ministero della Difesa russo ha dichiarato di aver intercettato e distrutto 54 droni ucraini in diverse regioni, tra cui Bryansk, Volgograd, Rostov e Crimea.
Un episodio significativo è avvenuto nella baia di Novorossiysk, nel Mar Nero, dove cinque sommozzatori d’élite russi sono morti durante un’operazione di recupero di un drone navale ucraino senza pilota. Il drone avrebbe perso il contatto con il centro di controllo e, durante le manovre di recupero, è esploso, causando la tragedia. La notizia è stata confermata dalla Direzione principale dell’intelligence ucraina (Gur).
Attacchi con missili e incendi nella regione di Dnipropetrovsk
La regione di Dnipropetrovsk è stata colpita da un attacco combinato russo con missili Grad, droni FPV e munizioni di tipo Kab. Secondo il capo della regione, Serhiy Lysak, sono stati danneggiati un’azienda di servizi pubblici, un’azienda agricola e diversi edifici residenziali. Gli attacchi hanno interessato anche il capoluogo distrettuale Nikopol e le comunità di Marhanetska e Pokrovska, causando incendi e distruzione di abitazioni, garage e altri edifici. La contraerea ucraina ha annunciato di aver abbattuto quattro droni russi durante gli attacchi.
Intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ribadito la necessità di un sostegno internazionale più consistente, in particolare per quanto riguarda le difese aeree, e ha denunciato il continuo rifiuto da parte di Mosca di qualsiasi iniziativa di pace, mentre il conflitto si avvicina al suo 1.131° giorno.
Le tensioni restano alte anche sul piano diplomatico e militare, con gli Stati Uniti e l’Unione Europea che continuano a monitorare la situazione e a valutare nuove misure di sostegno a Kiev. Nel frattempo, la popolazione civile nelle aree colpite continua a pagare un prezzo altissimo in termini di vittime e distruzioni.






