Greta Thunberg ha lasciato il direttivo della Global Sumud Flotilla e si è trasferita dalla nave Family alla Alma, come riportato dal Manifesto. L’inviato Lorenzo D’Agostino descrive la scena: «Domenica pomeriggio i partecipanti hanno visto Thunberg trascinare la sua valigia lungo la banchina, lasciare la Family e salire sulla Alma». Il suo nome è sparito dalla lista dei membri del comitato direttivo sul sito ufficiale della missione. Secondo alcune fonti, la decisione sarebbe legata a divergenze sulla comunicazione della traversata, ritenuta poco focalizzata sulla questione palestinese.
Altri abbandoni e strategie di comunicazione
Thunberg ha chiarito al Manifesto di continuare a credere nell’obiettivo della missione e nella mobilitazione internazionale per una Palestina libera, pur non facendo più parte del comitato direttivo: «Tutti abbiamo un ruolo: il mio non sarà nel comitato direttivo, ma come organizzatrice e partecipante». Anche l’influencer Yusuf Omar ha lasciato la Global Sumud Flotilla, citando ragioni legate alla “strategia comunicativa”. Secondo D’Agostino, lo stile sensazionalista di Omar, incentrato sui volti noti della missione e su una copertura allarmista degli attacchi dei droni, aveva suscitato irritazione tra i partecipanti.
Chiarimenti dalla Global Sumud Flotilla
Tony La Piccirella, attivista della Global Sumud Flotilla a bordo della Family, ha spiegato all’Adnkronos che le frasi estrapolate dai media hanno creato malintesi. Thunberg non avrebbe lasciato la missione per motivi di sicurezza o per presunta scarsa attenzione alla Palestina. «C’è un comitato direttivo che prende decisioni tecniche e strategiche, Greta non vuole farne parte ma resta sulla Alma e continua a supportare la missione», ha dichiarato La Piccirella. L’attivista ha sottolineato che i mesi di preparazione sono stati complessi e impegnativi, e che è naturale che alcune persone si ritirino mentre altre si uniscono.
Il ruolo attuale di Thunberg
Nonostante il cambiamento di nave e il passo indietro dal direttivo, Greta Thunberg continua a partecipare attivamente alla Global Sumud Flotilla e a sostenere gli obiettivi della missione, contribuendo al trasporto di aiuti umanitari ai civili di Gaza.
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