Gaza, 14 ottobre 2025 – Nel contesto delle recenti evoluzioni politiche e umanitarie nella Striscia di Gaza, è stato annunciato un importante passo verso la gestione amministrativa della regione dopo il conflitto. Il ministro degli Esteri egiziano, Badr Abdelatty, ha comunicato che un gruppo di 15 tecnocrati palestinesi è stato selezionato per guidare la ricostruzione e la gestione quotidiana di Gaza.
La nomina dei tecnocrati palestinesi per la gestione di Gaza
Secondo le dichiarazioni rilasciate all’Associated Press, i nomi di questi tecnici sono stati già sottoposti all’esame di Israele, anche se non sono stati resi pubblici. L’obiettivo principale di questa squadra è “prendersi cura della vita quotidiana della gente di Gaza”, garantendo così un supporto concreto alla popolazione duramente colpita dagli eventi bellici. Il gruppo, composto da figure tecnocratiche con competenze specifiche, è stato approvato da tutte le principali fazioni palestinesi, inclusa Hamas, segnando un raro momento di unità politica interna.
Il ruolo del Consiglio di pace e il supporto internazionale
Il ministro Abdelatty ha inoltre sottolineato che il Consiglio di pace, un organismo che dovrebbe sovrintendere alla ricostruzione e al flusso di fondi, avrà un ruolo chiave nel coordinamento degli aiuti finanziari. Questo ente, secondo quanto riferito, sarebbe presieduto dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Il piano di governance, è articolato in più fasi. La prima, in corso in queste ore, prevede uno scambio di ostaggi e prigionieri da parte delle due fazioni e un cessate il fuoco, per poi procedere ai punti successivi. Come dichiarato ieri da Trump durante la firma dell’accordo di pace a Sharm El-Sheikh, nella seconda fase Hamas potrà fare da forza di polizia nella Striscia, prima che il governo dell’enclave venga affidato al governo dei tecnocrati, supervisionato dal consiglio di pace. Inoltre è prevista una ritirata graduale delle Idf dalla Striscia e un disarmo di Hamas (anche se l’organizzazione islamista ha affermato che ciò “non accadrà”).
Il governo provvisorio gestirà Gaza per un periodo di tempo indefinito, prima che il potere passi nelle mani dell’Autorità Nazionale Palestinese.






