Roma, 2 ottobre 2025 – Sale a 66.225 il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza dall’inizio del conflitto, secondo il dato fornito dall’agenzia palestinese Wafa. Il numero dei feriti ha raggiunto la cifra di almeno 168.938 persone, con un aggravarsi delle condizioni umanitarie nella regione.
Situazione umanitaria drammatica a Gaza
Nelle ultime 24 ore, sono stati trasportati negli ospedali di Gaza 51 cadaveri e 222 feriti. L’emergenza si aggrava ulteriormente per le persone in cerca di aiuti umanitari: due palestinesi sono stati uccisi e oltre 44 feriti durante tentativi di ricevere assistenza. Da inizio conflitto, il totale delle vittime civili che cercavano aiuti ammonta a 2.582, con più di 18.974 feriti. Questi dati sottolineano la crescente crisi umanitaria nel territorio.
Parallelamente, la tensione internazionale si riflette nelle iniziative di solidarietà e nei tentativi di mediazione. La Global Sumud Flotilla, composta da oltre 40 imbarcazioni civili e più di 500 persone, tra cui parlamentari, avvocati e l’attivista Greta Thunberg, è stata bloccata e abbordata da Israele. Gli attivisti a bordo sono stati arrestati, e verranno rimpatriati nei loro paesi.
Il piano Trump per la fine della guerra
Sul fronte diplomatico, Qatar, Egitto e Turchia stanno sollecitando Hamas ad accettare il piano di Donald Trump per porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza. Fonti riferiscono che i leader di questi Paesi hanno incontrato i capi di Hamas per trasmettere l’offerta, ritenuta da alcuni mediatori “il miglior accordo possibile”. Il presidente Trump ha dichiarato di aver ricevuto risposte positive sia da Israele che dai leader arabi, auspicando la finalizzazione di un accordo che non solo ponga fine al conflitto, ma favorisca una pace più ampia in Medio Oriente.
Nel frattempo, la situazione sul terreno resta critica, con continui attacchi che colpiscono anche infrastrutture civili come ospedali e abitazioni, e manifestazioni in Israele contro la guerra a Gaza. La complessità del conflitto e le tensioni internazionali rendono ancora incerta la strada verso una soluzione duratura.






