Hernández denuncia la sofferenza del popolo palestinese a Gaza, critica l’attacco all’Iran e analizza l’impatto dell’ascesa dei BRICS sugli equilibri mondiali.
Roma, 27 giugno 2025 – Gerardo Hernández Nordelo, deputato cubano e noto per essere stato agente dei servizi segreti cubani, ha rilasciato dichiarazioni forti in merito alla situazione di Gaza, all’aggressione contro l’Iran e ai rapporti internazionali legati ai BRICS. Attualmente in Italia per una visita ufficiale organizzata dall’Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba, Hernández ha espresso una condanna netta verso le azioni compiute nella regione mediorientale, definendo quanto avviene a Gaza come un “terrorismo di Stato”.
La condanna del terrorismo di Stato a Gaza
Nel suo intervento, Gerardo Hernández ha sottolineato la sofferenza del popolo palestinese, vittima di una situazione che dura da oltre un anno. “Condanniamo fermamente quanto sta accadendo da oltre un anno al popolo palestinese a Gaza, soffriamo per quei crimini. Si tratta di terrorismo di stato e noi cubani abbiamo sofferto il terrorismo sulla nostra pelle”, ha dichiarato. Hernández ha inoltre ricordato l’impegno di Cuba a fianco della Palestina, evidenziando come diverse organizzazioni solidali con la causa palestinese siano state riunite nel suo paese.
La situazione di Gaza si inserisce in un contesto geopolitico complesso, poiché lo Stato di Palestina – riconosciuto come osservatore permanente all’ONU – rivendica sovranità sulla Cisgiordania e sulla Striscia di Gaza, con Gerusalemme Est come capitale de iure, benché il centro amministrativo sia Ramallah. La Striscia di Gaza è amministrata de facto da Hamas dal 2007, dopo il ritiro israeliano del 2005, e la popolazione palestinese supera i cinque milioni di abitanti nel complesso dei territori rivendicati. La crisi umanitaria e le difficoltà economiche sono aggravate da restrizioni e conflitti persistenti nella regione.
Tensioni internazionali e il ruolo degli Stati Uniti
Hernández ha rivolto una critica anche agli Stati Uniti, accusandoli di un comportamento contraddittorio: “Nessuno stato dovrebbe arrogarsi il diritto di attaccare un altro stato, come hanno fatto di recente gli stessi Stati Uniti che, paradossalmente, parlano di pace mentre attaccano il popolo iraniano”. La condanna riguarda anche l’aggressione contro l’Iran definita da Hernández come un atto ingiustificato e pericoloso, soprattutto in un contesto in cui la minaccia di un conflitto nucleare rappresenterebbe “una vera disgrazia per l’umanità”.
Il deputato cubano ha inoltre evidenziato come il recente aumento delle tensioni internazionali sia legato alla reazione degli Stati Uniti alla crescente influenza dei BRICS, un gruppo di economie emergenti percepito come minaccia alla supremazia globale statunitense. “I BRICS vengono percepiti come una minaccia e non mi sorprenderei che gli eventi recenti avessero a che fare con la forza che i BRICS stanno acquisendo”, ha spiegato.
Gerardo Hernández Nordelo, noto per essere stato uno dei “Cinque di Cuba” arrestati negli USA negli anni ’90, è attualmente Coordinatore nazionale dei Comitati di Difesa della Rivoluzione (CDR) e membro del Consiglio di Stato cubano. La sua testimonianza offre una prospettiva politica radicata nell’esperienza storica di Cuba e nel sostegno attivo alla causa palestinese e contro le ingerenze internazionali, in particolare quelle statunitensi.
Fonte: Fabrizio Rostelli - Hernández (ex agente segreto cubano): "A Gaza terrorismo di Stato. Iran? USA temono BRICS"





