Pechino, 14 novembre 2025 – Con il varo ufficiale della suo terza ed estremamente avanzata superportaerei, la Fujian, la Cina ha compiuto un significativo passo avanti nel tentativo di ridurre il predominio marittimo statunitense nel Pacifico, una regione storicamente considerata zona d’influenza degli Stati Uniti. Questo gigante navale da 80.000 tonnellate, capace di imbarcare circa 60 aeromobili e scortato da una decina di navi da guerra, rappresenta un salto tecnologico e strategico notevole, secondo analisti americani, giapponesi, taiwanesi e cinesi.
Il varo è avvenuto mercoledì 5 novembre, effettuato dal presidente Xi Jinping.
Fujian: rivoluzione tecnologica e impatto strategico
La Fujian è il primo vettore cinese dotato di catapulte elettromagnetiche, una tecnologia che consente il lancio di aerei più pesanti e a ritmi molto più intensi rispetto ai tradizionali sistemi a vapore. Fino ad oggi, solo gli Stati Uniti avevano sviluppato e implementato questo sistema, presente esclusivamente sulla USS Gerald R. Ford, varata nel 2017. L’adozione di questa tecnologia segna un salto qualitativo significativo per la marina cinese: “Non si tratta di un piccolo progresso”, afferma Lyle Goldstein, associato presso il Naval War College. “Potenzialmente moltiplica per due o quattro la letalità in combattimento”.
La superportaerei è motorizzata da un sistema integrato di propulsione che combina turbine a vapore e generatori diesel, meno avanzato rispetto ai modelli nucleari americani, ma comunque efficace per sostenere una piattaforma di oltre 80.000 tonnellate e un’ala aerea superiore per numero e capacità rispetto alle precedenti portaerei cinesi come la Shandong. Questa nuova unità permette a Pechino di estendere la sua presenza ben oltre le acque costiere, rafforzando la sua posizione nelle contese del Mar Cinese Meridionale e nello Stretto di Taiwan.
Chinese President Xi Jinping on November 5 attended the commissioning and flag-presenting ceremony of the Fujian, China’s first aircraft carrier equipped with electromagnetic catapults, in south China’s Hainan Province.https://t.co/rkWAv8zjDC pic.twitter.com/8cT46XTycP
— CCTV+ (@CCTV_Plus) November 7, 2025
Capacità militari e ambizioni geopolitiche
La Fujian non solo incrementa la capacità offensiva e difensiva cinese, ma funge anche da centro di comando flottante e base aerea operativa a lunga distanza. L’imbarco del velivolo radar KJ-600, soprannominato “il cervello nel cielo” della Marina di Pechino, permette di estendere la sorveglianza e il coordinamento delle operazioni aeree e navali ben oltre l’orizzonte visivo. Questo potenziamento si traduce in una maggiore capacità di deterrenza e intimidazione nei confronti dei rivali regionali e delle potenze straniere, in particolare gli Stati Uniti e i loro alleati.
L’ala aerea della Fujian comprende sia gli aggiornati caccia J-15 con capacità di guerra elettronica, sia i nuovi stealth J-35, progettati per operare in modo coordinato con i sistemi di sorveglianza e controllo del vettore. L’insieme delle capacità offensive è ulteriormente rafforzato dalla presenza di incrociatori Type 055, dotati di missili ipersonici anti-nave come lo YJ-21, definiti “uccisori di portaerei” e progettati per penetrare le difese avanzate delle flotte statunitensi.
Questa combinazione di tecnologia avanzata e potenza di fuoco si inserisce nel più ampio progetto di Xi Jinping, leader cinese che ha dichiarato l’ambizione di disporre di una forza militare di livello mondiale entro il 2049, anno del centenario della Repubblica Popolare.
❗️China’s latest aircraft carrier enters fleet as naval competition with the US heats up.
Chinese leader Xi Jinping attended the commissioning ceremony for the Fujian at a military port in Sanya on Hainan island earlier this week, China’s state broadcaster CCTV reported on… pic.twitter.com/i2oWkukE32
— BRICS+ NEWS (@Bricsinfos) November 7, 2025
La sfida cinese al dominio navale statunitense nel Pacifico
Il rafforzamento capacità navali di Pechino è la risposta a decenni di strategia americana volta a contenere l’ascesa cinese, basata sulle cosiddette “prime e seconde catene di isole” che costituiscono punti strategici nel Pacifico occidentale. La Cina mira a spingere le forze statunitensi oltre la prima catena di isole e a operare liberamente fino alla seconda, estendendo così il suo raggio d’azione e la sua influenza regionale.
Negli ultimi mesi, le due portaerei più vecchie della marina cinese hanno condotto esercitazioni simultanee nel Pacifico occidentale, con oltre 1.100 missioni aeree, dimostrando una crescente confidenza nel dominio marittimo. La Fujian, con la sua superiore tecnologia, è vista come un deterrente maggiore per Taiwan, che Pechino continua a rivendicare come parte del proprio territorio e che vede come una minaccia la sua spinta verso l’indipendenza.
Esperti taiwanesi sottolineano come l’arrivo della Fujian renda ormai vulnerabile ogni angolo dell’isola, estendendo la capacità di intimidazione cinese ben oltre la costa orientale dell’isola, tradizionalmente considerata più sicura.
China’s first CV is 60000T Liaonong, a Kuznetsov-class Russia origin ship. China adopted the design but improved drastically to make 70000T Shandong. Further optimising it, integrating IFEP & EMALS, China now has 80000T CATOBAR Fujian. A fourth carrier is now under construction. pic.twitter.com/rj98B4sLHN
— Sankalan Chattopadhyay (@VinodDX9) November 14, 2025
Prospettive future: una quarta superportaerei in costruzione?
Mentre la Fujian è appena entrata in servizio, immagini satellitari indicano che la Cina sta probabilmente lavorando a una quarta superportaerei, presumibilmente di dimensioni ancora maggiori e dotato di propulsione nucleare, tecnologia che Pechino sta sviluppando con crescente successo. Nel 2024, infatti, è stato individuato un prototipo di reattore nucleare marino in Sichuan, un passo fondamentale per realizzare navi da guerra a propulsione nucleare, capaci di operare a lungo senza rifornimenti.
Inoltre, un modello di portaerei in cemento a Wuhan, utilizzato per testare radar e manovre aeree, è stato ampliato significativamente, segno che la Cina investe con decisione nel perfezionamento delle sue capacità carrier. L’obiettivo dichiarato della marina cinese è di eguagliare, entro un decennio, la flotta portaerei statunitense in termini di capacità operative e tecnologiche.
Questi progressi non solo aumentano la letalità e la portata operativa della marina cinese, ma rappresentano un chiaro segnale dell’intenzione di Pechino di contendere seriamente agli Stati Uniti il controllo degli oceani, con implicazioni strategiche di vasta portata per l’ordine di sicurezza nella regione Asia-Pacifico.
Officers and soldiers of the People’s Liberation Army have vowed persistent endeavor in advancing high-quality modernization of national defense and the armed forces, after President Xi Jinping attended the commissioning and flag-presenting ceremony of the Fujian, China’s first… pic.twitter.com/Fn4PnQvH55
— CCTV+ (@CCTV_Plus) November 9, 2025






