Parigi, 3 novembre 2025 – La Direzione Generale per la Concorrenza, il Consumo e la Repressione delle Frodi francese (DGCCRF) ha intensificato la sua azione contro la vendita di prodotti illegali nelle piattaforme di e-commerce più diffuse in Francia, con un focus particolare sulle bambole pedopornografiche. Dopo aver segnalato simili irregolarità sul sito di Shein, ora è il turno di AliExpress, deferita formalmente alla Procura della Repubblica.
AliExpress e Shein nel mirino della giustizia francese
Lunedì scorso, la DGCCRF ha annunciato che la descrizione e la categorizzazione di alcune bambole vendute su AliExpress lasciano pochi dubbi sulla loro natura pedopornografica. L’agenzia francese ha quindi deciso di estendere le indagini anche ad altre piattaforme di commercio elettronico molto utilizzate dai consumatori francesi, senza però rivelarne i nomi. Questa azione segue di soli due giorni la denuncia per vendite analoghe da parte di Shein, il gigante asiatico della fast-fashion, che ha attirato l’attenzione delle autorità per un episodio altrettanto grave.
La convocazione dei deputati francesi
Il caso Shein ha provocato una forte reazione politica, con la convocazione entro quindici giorni del colosso asiatico da parte della commissione parlamentare incaricata di monitorare i controlli sui prodotti importati. Antoine Vermorel-Marques, relatore della commissione, ha sottolineato che l’audizione dovrà chiarire la trasparenza delle catene di approvvigionamento e le procedure di controllo interne adottate da Shein, oltre alle misure correttive implementate dopo la scoperta della vendita di bambole gonfiabili con connotazioni sessuali che richiamano l’aspetto di bambine.
L’apertura imminente del primo negozio fisico di Shein a Parigi, presso il prestigioso Bazar de l’Hotel de Ville (BHV), ha reso la questione ancora più delicata. Frédéric Merlin, responsabile del BHV, ha definito “indecente e inaccettabile” la vendita di tali prodotti, pur confermando la volontà di mantenere l’iniziativa commerciale.
Questi sviluppi segnano un aumento della pressione sulle piattaforme di e-commerce per garantire la sicurezza e la legalità dei prodotti venduti, in particolare quelli rivolti a un pubblico sensibile come i minori. La DGCCRF prosegue le indagini per evitare il proliferare di contenuti e prodotti illegali sul mercato digitale francese.
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