Barcellona, 31 agosto 2025 – Con lo slogan “Quando il mondo rimane in silenzio, noi salpiamo”, oggi da Barcellona prende il via una storica flottiglia umanitaria guidata dall’attivista svedese Greta Thunberg, con l’obiettivo di rompere il blocco imposto alla Striscia di Gaza e portare aiuti alla popolazione palestinese. L’iniziativa, denominata Global Sumud Flotilla, si propone di aprire un corridoio umanitario e denunciare ciò che gli organizzatori definiscono un “genocidio in corso” contro il popolo palestinese.
La missione della flottiglia: solidarietà e denuncia internazionale
La flottiglia, che dovrebbe raggiungere Gaza entro metà settembre, rappresenta la più ampia missione di solidarietà mai realizzata, con un numero di imbarcazioni e partecipanti superiore a tutte le precedenti azioni simili messe insieme, come afferma l’attivista brasiliano Thiago Ávila, membro del comitato direttivo e coordinatore della Freedom Flotilla Brasile. Oltre a Thunberg, l’equipaggio comprende attivisti di diverse nazionalità, parlamentari europei e personalità pubbliche quali l’ex sindaco di Barcellona Ada Colau.
Decine di altre imbarcazioni partiranno da porti di Tunisia e altri Paesi del Mediterraneo il 4 settembre, mentre in contemporanea si terranno manifestazioni e proteste in 44 nazioni, a sostegno della causa palestinese. Greta Thunberg ha sottolineato su Instagram l’importanza di questa mobilitazione globale, che unisce azioni sul mare e nella società civile per porre fine alla crisi umanitaria nella Striscia di Gaza.
La crisi umanitaria a Gaza e l’impegno di Greta Thunberg
La Striscia di Gaza vive una condizione drammatica: oltre 22 mesi di bombardamenti hanno causato la distruzione di scuole, ospedali e abitazioni, lasciando centinaia di migliaia di persone senza accesso ai servizi essenziali. Secondo fonti internazionali, la devastazione è paragonabile all’impatto di otto bombe atomiche, con conseguenze gravissime per la popolazione civile. Il blocco imposto dall’assedio limita ogni possibilità di aiuto e ricostruzione.
Greta Thunberg, già nota per la sua lotta contro il cambiamento climatico, si è ora impegnata in prima persona anche nella difesa dei diritti umani e nell’emergenza palestinese. La sua partecipazione garantisce una risonanza mediatica globale alla missione, richiamando l’attenzione internazionale sull’urgente necessità di interrompere l’assedio e alleviare le sofferenze di una popolazione assediata e allo stremo. Thiago Ávila, in un video diffuso poco prima della partenza, ha dichiarato che non temono le intimidazioni israeliane e che la loro azione è non violenta, ma determinata a rompere il silenzio mondiale di fronte alla tragedia palestinese.
Per approfondire: Gaza, Delia (Global Sumud Flotilla): “Flotta così grande idea inedita, rappresentanti da 44 Paesi”






