È emerso da un’inchiesta esclusiva di Cbs News, che il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha personalmente autorizzato un attacco militare con droni contro due imbarcazioni appartenenti alla Flotilla diretta a Gaza, carica di aiuti umanitari e attivisti filo-palestinesi, tra cui la nota attivista svedese per il clima Greta Thunberg.
L’attacco alla Flotilla e il coinvolgimento di Netanyahu
Secondo quanto riferito da due funzionari dell’intelligence americana, l’operazione è stata condotta l’8 e il 9 settembre scorso, con il lancio di droni da un sottomarino israeliano e il rilascio di ordigni incendiari sulle imbarcazioni, che si trovavano ormeggiate al largo del porto tunisino di Sidi Bou Said. L’attacco ha provocato un incendio che ha danneggiato le navi e ha portato al fermo degli attivisti a bordo. Thunberg, da sempre impegnata in battaglie per i diritti umani e ambientali, è stata quindi coinvolta in questa vicenda militare, che ha suscitato ampia eco a livello internazionale.
Le dichiarazioni del Global Movement to Gaza
Maria Elena Delia, portavoce del Global Movement to Gaza, ha commentato con durezza le notizie sull’operazione militare ordinata da Netanyahu, definendole una “vergogna” e sottolineando come queste rivelazioni possano smentire chi in passato aveva accusato il movimento di autosabotaggio. Delia ha espresso la speranza che le autorità giudiziarie italiane prendano in seria considerazione tutte le informazioni emerse, approfondendo le indagini sul caso.






