Questa notte la Marina militare israeliana ha intercettato e fermato diverse imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, una missione umanitaria internazionale che si proponeva di rompere il blocco navale imposto da Israele alla Striscia di Gaza, portando aiuti alla popolazione palestinese assediata. Tra gli attivisti a bordo, la celebre attivista svedese Greta Thunberg, da anni simbolo della lotta climatica e recentemente impegnata anche su fronti geopolitici relativi al conflitto israelo-palestinese.
L’abbordaggio della Global Sumud Flotilla e le immagini del fermo di greta Thunberg
La Flotilla è stata fermata dalla Marina israeliana, che ha proceduto all’abbordaggio con l’uso di idranti e sostanze urticanti. Un video ufficiale diffuso dal Ministero degli Esteri israeliano mostra un soldato accanto a Greta Thunberg, che appare incolume dopo l’arresto. Tutti i passeggeri sono stati trasferiti al porto di Ashdod e trattenuti in appositi centri di detenzione. Il Ministero ha garantito che Greta e i suoi compagni sono sani e salvi, mentre è stato annunciato che i membri della flottiglia potranno scegliere tra un’espulsione volontaria immediata o un periodo di detenzione in attesa di rimpatrio forzato.
BREAKING: Greta Thunberg detained by Israeli military. They are giving her a sandwich and helping her put on a jacket in the chilly weather.
Is this humanitarianism or just another propaganda stunt?
The Israeli military has no time to stop killing children in Gaza.… pic.twitter.com/eBROh4ZCL7
— Arshad (@im__Arshu) October 1, 2025
Il governo israeliano ha definito la missione come una provocazione mediatica, sottolineando che la zona marittima di Gaza è un’area di conflitto attivo e che il blocco è giustificato da ragioni di sicurezza, in particolare per prevenire attacchi terroristici da parte di Hamas. Il ministro della Difesa Israel Katz ha inoltre ordinato la proiezione agli attivisti di filmati sulle azioni terroristiche di Hamas, per mostrare chi sono i gruppi che sostengono.
Manifestazioni di solidarietà in Italia e in Europa
In risposta all’abbordaggio, si sono moltiplicate le proteste. A Bologna migliaia di persone hanno sfilato in un corteo che ha attraversato il centro storico, chiedendo anche le dimissioni del governo Meloni. Simili manifestazioni si sono svolte a Roma, Milano, Parma e Pisa, con blocchi stradali e ferroviari, dove si sono alternati slogan di solidarietà alla popolazione palestinese e di condanna delle azioni israeliane.
A Roma, circa 10 mila manifestanti hanno percorso via del Tritone verso piazza San Silvestro, mentre a Milano una folla si è radunata in piazza della Scala, dando vita a un corteo spontaneo. Anche a Bruxelles decine di persone hanno manifestato davanti al Ministero degli Esteri belga. Sindacati e movimenti di base hanno annunciato ulteriori scioperi e iniziative di solidarietà nei prossimi giorni.






