Tokyo, 21 ottobre 2025 – Sanae Takaichi è stata eletta prima donna premier del Giappone, segnando un momento storico per il paese del Sol Levante. La 64enne politica conservatrice, leader del Partito Liberal-Democratico (LDP) dal 4 ottobre scorso, ha ottenuto la fiducia parlamentare al primo turno con 237 voti contro i 149 dell’ex premier Yoshihiko Noda, su un totale di 465 seggi della Camera bassa. Takaichi succede a Shigeru Ishiba, il cui governo si è dimesso dopo aver perso la maggioranza in entrambe le camere del Parlamento.
La sfida di governare senza maggioranza stabile
Il nuovo esecutivo di Sanae Takaichi si insedierà ufficialmente dopo la nomina dei membri del governo, che saranno presentati all’Imperatore Naruhito. La premier dovrà affrontare l’arduo compito di guidare un governo di minoranza, cercando alleanze con le forze d’opposizione per far avanzare la legislazione in una sessione parlamentare straordinaria di 58 giorni, che si concluderà il 17 dicembre.
Takaichi, ex ministra degli Affari interni e volto noto della destra giapponese, ha annunciato una netta accelerazione sulle politiche di difesa e sicurezza. I media nipponici anticipano la revisione di tre documenti strategici chiave per aumentare ulteriormente le spese militari e rafforzare l’alleanza con gli Stati Uniti, in particolare l’asse Tokyo-Washington. In linea con l’impegno assunto nel 2022 di portare la spesa per la difesa al 2% del Pil entro il 2027, la premier ha dichiarato che il Giappone dovrà superare quella soglia “prima o poi” per rispondere alle crescenti minacce regionali.
Politica estera e impegni internazionali
Sul piano internazionale, il primo impegno diplomatico di Sanae Takaichi sarà la partecipazione a un vertice dell’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico (ASEAN) in Malesia, seguita dall’attesa visita ufficiale del presidente statunitense Donald Trump in Giappone, prevista a fine mese.
Gli aumenti della spesa militare saranno sostenuti da nuove entrate fiscali, che riguarderanno imposte su imprese, redditi e tabacco. Da sottolineare che il Nippon Ishin Party (JIP), nonostante faccia parte della coalizione di governo, non avrà ruoli nel nuovo gabinetto e svolgerà funzioni esclusivamente consultive.
Sanae Takaichi, considerata la “delfina” dell’ex premier Shinzo Abe e spesso paragonata alla “Lady di ferro” Margaret Thatcher per la sua linea politica conservatrice e nazionalista, si trova ora alla guida di un Giappone in cerca di stabilità politica dopo la crisi che ha portato alle dimissioni di Ishiba. Il suo mandato si apre in un momento di forte instabilità, con sfide interne ed esterne che richiedono una guida decisa e un’abile capacità di negoziazione parlamentare.






