Berlino, 10 settembre 2025 – Le recenti violazioni dello spazio aereo della Polonia da parte di droni russi hanno suscitato dure reazioni da Berlino, che ha ribadito la necessità di una risposta coesa da parte della Nato. Il ministro degli Esteri tedesco Johann Wadephul ha sottolineato che l’episodio dimostra come l’Alleanza resti unita e determinata nel difendere il suo fianco orientale. «La presenza della Germania in Polonia non è soltanto un segnale politico, ma una vera e propria esigenza militare – ha dichiarato – poiché la minaccia russa non accenna a diminuire. È evidente che, anche dopo tre anni, Mosca non ha alcuna intenzione di negoziare la pace».
Wadephul: “I droni russi in Polonia sono una pericolosa escalation”
Wadephul ha parlato anche di “pericolosa escalation” accettata con leggerezza da Mosca, riferendosi alla violazione dello spazio aereo della Polonia nella notte. L’episodio è stato discusso al Consiglio Nato di Bruxelles e sarà ulteriormente analizzato nel quadro delle consultazioni previste dall’articolo 4 del Trattato Atlantico, richieste da Varsavia. Durante una conferenza stampa con l’omologo olandese David van Weel, il ministro ha ribadito che la Germania sostiene pienamente la posizione polacca e considera giustificato il ricorso a questo strumento di consultazione.
Le parole del ministro della Difesa Pistorius
Parallelamente, il ministro della Difesa Boris Pistorius ha fornito ulteriori dettagli in Parlamento. Secondo le informazioni raccolte, sarebbero stati 19 i droni entrati nello spazio aereo polacco, partiti dal territorio bielorusso e chiaramente armati. Pistorius ha escluso la possibilità di un errore di rotta, definendo l’azione «una provocazione deliberata delle forze armate russe». Ha inoltre precisato che il rischio di nuovi episodi di questo tipo resta alto e che l’Europa orientale dovrà prepararsi a convivere con una minaccia persistente.
Prospettive per la sicurezza europea
Berlino vede dunque negli eventi delle ultime ore un segnale della crescente instabilità che grava sull’Europa orientale. «Le provocazioni russe – ha affermato Pistorius – continueranno a manifestarsi tanto nello spazio aereo baltico quanto nell’Europa centrale. È per questo che sosteniamo pienamente la collaborazione con Varsavia e l’uso dell’articolo 4: serve la massima chiarezza e un impegno comune per rafforzare le capacità difensive dell’Alleanza».
Berlino, droni in Polonia: situazione molto seria, Mosca ci mette alla prova
L’episodio dei droni in Polonia è stato definito “molto grave” dal governo tedesco. Sebastian Hille, vice portavoce dell’esecutivo federale, ha sottolineato che Berlino è in stretto contatto con Varsavia, evidenziando quanto la minaccia russa sia reale e quanto la Russia stia testando la determinazione della Nato. Hille ha aggiunto che la richiesta della Polonia di avviare consultazioni ai sensi dell’articolo 4 del Trattato Nato è pienamente giustificata.
Mitko Mueller, portavoce del ministero della Difesa tedesco, ha ricordato che nell’area sono presenti anche sistemi Patriot tedeschi a protezione del fianco orientale dell’Alleanza. I radar e le truppe hanno mantenuto alta la vigilanza durante la notte, aumentando immediatamente lo stato di allerta insieme agli altri partner e fornendo dati essenziali per monitorare la situazione. Mueller ha precisato, tuttavia, che non è stato effettuato alcun lancio di missili guidati tedeschi, quindi la partecipazione diretta alle misure di difesa non è stata necessaria.
Germania: “Provocazione russa non solo contro la Polonia, ma contro tutta la Nato”
Lo sconfinamento di droni militari nello spazio aereo polacco attribuito a Mosca viene considerato da Berlino come un gesto ostile rivolto non soltanto alla Polonia, ma all’intera Alleanza Atlantica. A dichiararlo è stato Jens Ploetner, sottosegretario alla Difesa tedesco, intervenuto a Londra durante una riunione ministeriale dei Paesi E5, alla quale hanno preso parte anche il ministro britannico John Healey, quello italiano Guido Crosetto e rappresentanti di Francia e Polonia.
Ploetner ha sostituito il ministro della Difesa Boris Pistorius, rientrato in Germania per aggiornare il Parlamento sugli sviluppi della vicenda. Nel corso della conferenza stampa conclusiva, è intervenuto anche Marcin Kazmierski, direttore generale per gli affari politici del ministero della Difesa polacco, che ha sottolineato la necessità di un sostegno concreto da parte di tutti gli alleati. Kazmierski ha inoltre definito l’incursione russa come “un attacco”, rimarcando la gravità dell’episodio e la richiesta di solidarietà internazionale.






