La Commissione europea ha presentato ai Ventisette Stati membri una nuova Roadmap 2030 della difesa, nella quale emergono come priorità il cosiddetto “muro dei droni europei“ e il rafforzamento della sorveglianza del fianco Est dell’Unione. Questi due progetti sono ritenuti fondamentali e urgenti alla luce della persistente aggressione militare russa in Ucraina e dell’aumento delle violazioni dello spazio aereo degli Stati membri.
Difesa Ue: priorità strategiche
Il documento ufficiale sottolinea che, per affrontare le minacce attuali, l’Europa deve sviluppare una posizione di difesa sufficientemente forte da poter scoraggiare efficacemente eventuali avversari e rispondere prontamente a nuove aggressioni. In particolare, il rafforzamento del controllo del fianco orientale, che confina con la Russia e l’Ucraina, si configura come un elemento cruciale per la sicurezza del continente. Il “muro dei droni” rappresenta invece un sistema avanzato di sorveglianza e difesa contro le incursioni aeree non autorizzate, con l’obiettivo di garantire una copertura integrata e automatizzata dello spazio aereo europeo.
Contesto geopolitico e militare
L’attenzione sui confini orientali dell’Unione è strettamente collegata al conflitto in Ucraina, paese che continua a subire un’aggressione militare da parte della Russia iniziata nel 2014 e intensificatasi nel febbraio 2022. L’Ucraina, con i suoi circa 38 milioni di abitanti, rappresenta un punto nevralgico della stabilità europea, con confini condivisi con Russia, Bielorussia, Polonia, Slovacchia, Ungheria, Romania e Moldavia. Le violazioni dello spazio aereo degli Stati membri, in aumento negli ultimi anni, impongono dunque una risposta coordinata e solida da parte dell’Unione.
La Commissione europea, sotto la guida della presidente Ursula von der Leyen, ribadisce l’urgenza di agire tempestivamente per rendere l’Europa pronta entro il 2030, garantendo così una maggiore sicurezza e capacità difensiva in un contesto internazionale sempre più complesso e instabile.






