Washington, 11 novembre – Donald Trump torna a lanciare l’allarme sulle conseguenze economiche della possibile revoca dei dazi imposti durante il suo mandato. Sulla sua piattaforma Truth Social, il presidente statunitense ha scritto che togliere queste tariffe potrebbe costare al Paese oltre 3.000 miliardi di dollari. Una perdita che, secondo lui, metterebbe a rischio la sicurezza nazionale.
Trump mette in guardia: togliere i dazi potrebbe far male all’economia
Il messaggio arriva a pochi giorni dalla prima udienza della Corte Suprema degli Stati Uniti, che si è tenuta il 5 novembre. In quella occasione, si è discusso se i dazi introdotti da Trump siano legittimi o no. Alcuni giudici, riporta il Washington Post, hanno espresso dubbi sulla loro legalità. Tutto nasce da una causa portata avanti da un gruppo di imprenditori americani. Loro sostengono che i dazi siano illegali e che abbiano danneggiato le loro aziende.
La battaglia in tribunale e i numeri sul tavolo
Il 29 agosto, la Corte d’Appello del Distretto di Columbia ha stabilito che Trump non aveva l’autorità per imporre molti dei dazi. Il 4 settembre, l’amministrazione Trump ha fatto ricorso alla Corte Suprema per ribaltare quella sentenza. Nel frattempo, il dibattito resta acceso. Trump sostiene che annullare le tariffe – il cosiddetto “unwind” – significherebbe perdite enormi, considerando anche gli investimenti già fatti e i soldi da restituire.
Dazi su 185 Paesi: un colpo che non si può recuperare
Il 2 aprile scorso, Trump aveva varato dazi su prodotti provenienti da 185 Paesi e territori. Poi alcune tariffe sono state modificate per certe nazioni. “Non si può tornare indietro da un colpo del genere”, ha scritto l’ex presidente, parlando di una possibile revoca come di un danno insormontabile per la sicurezza nazionale.
Intanto, fuori dalla Casa Bianca, tra i cronisti si sono fermati alcuni imprenditori coinvolti nella vicenda. Uno di loro, del settore manifatturiero, con giacca blu e una cartellina sottobraccio, ha commentato scuotendo la testa: “Qui rischiamo tutti, non è solo una questione che riguarda Trump”.






