Il procuratore della Corte penale internazionale (CPI), Karim Khan, ha deciso di dimettersi temporaneamente in attesa della conclusione di un’indagine interna per presunte molestie sessuali. L’annuncio è stato divulgato dal suo ufficio, sottolineando l’importanza della procedura in corso
Il procuratore della Corte penale internazionale (Cpi), Karim Khan, ha recentemente annunciato la sua autosospensione a causa di un’indagine in corso per presunte molestie sessuali. Questa decisione, comunicata dal suo ufficio, segna un momento significativo nella sua carriera, poiché Khan ha scelto di prendersi un congedo temporaneo in attesa della conclusione delle indagini condotte dagli inquirenti delle Nazioni Unite.
Le accuse e la decisione di autosospensione
Le accuse contro Khan sono emerse a novembre, quando sono state riportate notizie di comportamenti inappropriati da parte sua. Il procuratore ha espresso il desiderio di garantire la massima trasparenza durante il procedimento, sottolineando la necessità di affrontare le accuse con serietà e responsabilità. Nella nota ufficiale, si legge: “Il procuratore ha deciso di prendersi un congedo in attesa della conclusione del procedimento”.
La carriera di Karim Khan
Karim Khan, nominato procuratore della Cpi nel 2021, è stato una figura di spicco nel campo del diritto internazionale. La sua carriera è stata caratterizzata da un impegno costante nella lotta contro l’impunità per crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Tuttavia, le recenti accuse pongono interrogativi sulla sua capacità di continuare a svolgere le sue funzioni, in un contesto già complesso per la Corte, che affronta sfide significative nell’ambito della giustizia internazionale.






