Washington, 26 novembre 2025 – A quasi un anno dall’inizio del suo secondo mandato come 47º presidente degli Stati Uniti, Donald Trump appare meno presente in pubblico e con un’agenda meno fitta rispetto ai primi mesi del suo primo mandato nel 2017. Il tycoon, noto per aver fatto della sua forza fisica e dell’energia un tratto distintivo, sembra mostrare segni di affaticamento, come evidenziato da un’inchiesta del New York Times che analizza l’evoluzione delle sue apparizioni ufficiali e il suo stato di salute, non così florido come sosterrebbe il tycoon.
Trump, meno eventi pubblici e orari più contenuti
L’analisi del quotidiano statunitense, basata sui calendari presidenziali ufficiali, segnala che nel 2017 gli eventi pubblici di Trump iniziavano mediamente alle 10:31, mentre nel suo secondo mandato l’avvio delle attività è spostato più in avanti, intorno alle 12:08. Gli eventi terminano attorno alle 17:00, come nel primo mandato, ma il numero complessivo di apparizioni ufficiali è calato drasticamente, con un -39% rispetto allo stesso periodo del 2017: 1.029 eventi nel 2025 contro 1.688 nel 2017.
Durante alcune occasioni pubbliche, come un incontro nello Studio Ovale del novembre scorso, Trump ha mostrato segni di stanchezza, con momenti in cui è sembrato quasi addormentarsi. Inoltre, a ottobre si è sottoposto a una risonanza magnetica al Walter Reed National Military Medical Center, ma i dettagli sui risultati non sono stati resi noti. Preoccupazioni sul suo stato di salute derivano anche da lividi e caviglie gonfie, con la Casa Bianca che ha confermato una diagnosi di insufficienza venosa cronica, assicurando che le funzioni cardiache risultano normali.
Le voci sulla salute del tycoon
Nei mesi scorsi, le voci sulla salute non così eccelsa di Donald Trump si erano intensificate. Al centro delle indiscrezioni, vi era un’intervista del nipote del presidente statunitense, Fred Trump III, nella quale egli dichiarava che lo zio potrebbe soffrire del morbo di Alzheimer, avvistandone i primi sintoni “del declino cognitivo” che caratterizza la malattia. Fred III paragonava i sintomi di Donald a quelli osservati nel nonno, Fred Trump Sr., morto dopo aver sofferto della medesima malattia,






