Un nuovo episodio di violenza si è verificato oggi in Cisgiordania, dove coloni israeliani hanno preso di mira il villaggio di Deir Dibwan, a est di Ramallah. Secondo quanto riportano i media palestinesi e il Times of Israel, due veicoli sono stati dati alle fiamme e alcuni coloni mascherati hanno fatto irruzione nella cittadina, lanciando pietre contro i residenti e prendendo d’assalto una moschea. Al momento non si registrano arresti.
Nuovi attacchi in Cisgiordania: il caso di Deir Dibwan e Kafr Qaddum
L’attacco di oggi segue una serie di episodi di violenza che stanno interessando la Cisgiordania, territorio conteso tra Israele e Palestina. Prima dell’assalto a Deir Dibwan, l’agenzia palestinese Wafa ha segnalato un attacco analogo nel villaggio di Kafr Qaddum, a est di Qalqilia, dove forze armate israeliane e coloni hanno aggredito i residenti palestinesi. Questi eventi si inseriscono in un contesto di crescente tensione, caratterizzato da incursioni di coloni armati, aggressioni contro comunità locali e danneggiamenti di proprietà.
Taybeh, simbolo di una comunità cristiana sotto pressione
A luglio, nella vicina località di Taybeh, l’ultima comunità cristiana completamente insediata in Cisgiordania, i sacerdoti delle tre confessioni – greco-ortodossa, cattolica latina e melchita – avevano denunciato una serie di attacchi perpetrati da coloni israeliani. Tra questi, l’incendio nei pressi della chiesa bizantina di San Giorgio, risalente al V secolo, e la distruzione sistematica di ulivi, risorsa fondamentale per l’economia locale. I coloni, spesso armati, utilizzano anche le mandrie per pascolare e danneggiare i terreni agricoli, creando un clima di intimidazione e insicurezza per gli abitanti.
Questo scenario è aggravato dalla comparsa di avamposti illegali, sostenuti o tollerati dalle autorità israeliane, che fungono da basi per ulteriori aggressioni quotidiane. I sacerdoti di Taybeh avevano così lanciato un appello alle comunità cristiane internazionali e alle organizzazioni diplomatiche affinché si attivassero per indagini indipendenti e per un sostegno concreto alla popolazione locale.






