Roma, 16 settembre 2025 – La Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) ha annunciato una importante mobilitazione nazionale per il prossimo 19 settembre, con uno sciopero e una serie di manifestazioni territoriali a sostegno della popolazione palestinese nella Striscia di Gaza. La decisione, comunicata durante una conferenza stampa a Roma, segue l’aggravarsi del conflitto in Medio Oriente, con l’occupazione israeliana della Striscia di Gaza e il rischio di annessione della Cisgiordania.
La presa di posizione di Maurizio Landini e la mobilitazione della CGIL

Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, ha aperto l’incontro con un duro intervento, definendo quanto accaduto a Gaza come un “massacro” e denunciando la deportazione del popolo palestinese. “La logica della forza e del riarmo è un pericolo vero per i diritti e la democrazia in tutto il mondo”, ha sottolineato Landini, evidenziando la gravità senza precedenti della situazione. Il sindacato, che tradizionalmente si occupa di tematiche come fisco, lavoro, sicurezza e salari, ha dovuto di fatto mettere in secondo piano la propria agenda per affrontare l’emergenza umanitaria e politica in Medio Oriente.
La CGIL ha deciso di indire una giornata nazionale di mobilitazione che prevede anche lo sciopero di alcune categorie lavorative per il 19 settembre, invitando inoltre a partecipare alle manifestazioni che si terranno in diverse città italiane. “Chiediamo a tutti i governi, a partire dal nostro, di interrompere tutti gli accordi con Israele fino alla fine della guerra”, ha ribadito Landini, richiamando l’attenzione sulla necessità di una presa di posizione chiara e netta da parte delle istituzioni italiane ed europee.
Richieste e impegni internazionali: verso una conferenza di pace
Nel corso della conferenza, Landini ha anche evidenziato la richiesta di rimozione dell’embargo sulla Striscia di Gaza e il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dei governi e delle organizzazioni internazionali. L’obiettivo è di spingere per una conferenza di pace internazionale sotto l’egida delle Nazioni Unite, come unica via per una risoluzione duratura del conflitto.
Il segretario generale ha inoltre ricordato l’impegno del sindacato mondiale che, nei giorni scorsi, ha inviato una lettera alle autorità di vari Stati avanzando richieste e manifestando preoccupazioni per la situazione umanitaria e politica. La mobilitazione della CGIL si inserisce in un contesto globale di tensioni crescenti in Medio Oriente, dove l’escalation militare israeliana ha provocato un aumento di vittime civili e sfollati palestinesi, alimentando un clima di instabilità che si riflette anche nei rapporti internazionali.
La decisione di indire uno sciopero per Gaza rappresenta un segnale forte da parte del più grande sindacato italiano, con oltre cinque milioni di iscritti, che intende così esprimere solidarietà al popolo palestinese e lanciare un appello ai governi per un cambio di rotta nelle relazioni diplomatiche con Israele in questa fase di conflitto.
Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) è la più antica e rappresentativa organizzazione sindacale italiana, fondata nel 1944 a Roma. Nel corso della sua storia, ha avuto un ruolo centrale nella tutela dei diritti dei lavoratori e nella mobilitazione su temi sociali e politici di rilievo nazionale e internazionale. Oggi, con oltre cinque milioni di iscritti, continua a essere un attore chiave nelle dinamiche del lavoro e della società italiana.
Israele, Stato del Medio Oriente con capitale Gerusalemme (non riconosciuta dalla comunità internazionale), confina con Libano, Siria, Giordania, Egitto e i territori palestinesi di Cisgiordania e Striscia di Gaza. La situazione geopolitica del Paese è segnata da decenni di conflitti con i vicini arabi e la popolazione palestinese, con tensioni che spesso sfociano in crisi e conflitti militari come quello attuale.
Fonte: Davide Di Carlo - MO, la CGIL lancia lo sciopero per Gaza per il 19 settembre. Landini: "Basta accordi con Israele"






