Berna, 19 agosto 2025 – La Svizzera si dichiara pronta ad ospitare i colloqui tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky a Ginevra, un passo che potrebbe rappresentare un momento cruciale nelle trattative per la pace tra Russia e Ucraina. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri svizzero Ignazio Cassis durante una conferenza stampa tenuta a Berna, sottolineando la disponibilità del suo Paese a facilitare un incontro di così alto profilo.
La disponibilità della Svizzera come sede neutrale
Ignazio Cassis ha espresso gratitudine verso il presidente francese Emmanuel Macron e la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni per la fiducia accordata alla Svizzera come possibile sede per questo importante vertice diplomatico. “Anche altri Paesi hanno manifestato interesse, ma la Svizzera è prontissima, anche a breve termine, a organizzare l’incontro: è la nostra specialità, sappiamo gestire efficacemente tutte le questioni, dalla logistica a quelle legali, tecniche e diplomatiche. Siamo a disposizione”, ha dichiarato Cassis.
Il ministro elvetico ha inoltre evidenziato come questa disponibilità sia stata ribadita più volte durante i suoi contatti con il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, negli ultimi mesi, confermando così la posizione attiva e costruttiva della Svizzera nel favorire un dialogo diretto tra le parti in conflitto.
Contesto internazionale e prossimi sviluppi
L’ipotesi di un incontro tra i presidenti russo e ucraino si inserisce in un quadro diplomatico internazionale in evoluzione. Nelle ultime settimane, dopo un vertice alla Casa Bianca che ha visto la partecipazione del presidente americano Donald Trump, del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e di vari leader europei, si sono fatti passi avanti verso la definizione di garanzie di sicurezza per l’Ucraina. Trump ha ribadito la volontà degli Stati Uniti di favorire un incontro diretto tra Putin e Zelensky, pur escludendo un coinvolgimento militare diretto americano sul territorio ucraino.
Parallelamente, il ministro degli Esteri russo Lavrov ha dichiarato che la Russia non esclude nessuna forma di incontro, sia bilaterale sia trilaterale, purché venga organizzato con la dovuta preparazione e rispetto delle condizioni di sicurezza richieste da Mosca.
Sul fronte europeo, il presidente francese Emmanuel Macron, da sempre favorevole a un approccio diplomatico, insieme alla premier italiana Giorgia Meloni, ha sostenuto la candidatura della Svizzera come luogo neutrale per il dialogo, riconoscendo il ruolo storico di Ginevra come città della diplomazia internazionale.
La situazione resta però complessa, con le garanzie di sicurezza per l’Ucraina e la questione del riconoscimento della neutralità al centro delle trattative. Nei prossimi giorni, i consulenti per la sicurezza nazionale dei vari Paesi coinvolti continueranno a lavorare per definire i dettagli delle possibili intese, mentre la diplomazia internazionale si prepara a un momento che potrebbe segnare un punto di svolta nel conflitto.





