La diffusione di una nuova serie di comunicazioni provenienti dall’archivio della famiglia Epstein – più di duemila pagine complessive – ha aperto un nuovo fronte di discussione pubblica. Tra i documenti, un messaggio inviato da Mark Epstein al fratello Jeffrey, in cui chiede se esistono foto di “Trump blowing Bubba”, ha rapidamente alimentato ipotesi e interpretazioni.
Apparently there are photos of Donald Trump blowing someone named Bubba.
This saga will never end. Trump is a predator. pic.twitter.com/QLDo0FJee8
— Trump Tracker (@trackingdonald) November 14, 2025
Il presidente statunitense ha bollato l’intero pacchetto di email come un’invenzione e attribuito ai Democratici la responsabilità della loro circolazione. Nel materiale emergono riferimenti a esponenti di primo piano della politica internazionale, ma il termine “Bubba” è quello che ha attirato maggiormente l’attenzione degli utenti.
Il significato del soprannome Bubba
Il nomignolo “Bubba” è stato spesso associato a Bill Clinton durante i suoi anni alla Casa Bianca. Nel messaggio, Mark Epstein cita anche Steve Bannon, alludendo al fatto che l’ex consigliere di Trump si trovasse insieme a Jeffrey. Tuttavia la mail non fornisce alcun chiarimento su chi fosse effettivamente indicato con quel soprannome né sul contesto della frase.

Robert Garcia, deputato democratico e membro di rilievo della Commissione di supervisione della Camera, ha definito la comunicazione “un’email davvero curiosa”, ribadendo tuttavia che il comitato non dispone ancora degli elementi necessari per interpretarla correttamente. Ha ricordato che la documentazione è stata ottenuta tramite citazione nei confronti dell’eredità di Epstein e che mancano ancora molte informazioni che solo il Dipartimento di Giustizia può fornire.
Le reazioni online
Sui social, soprattutto su X, molti utenti hanno ripreso il termine “Bubba” collegandolo immediatamente a Clinton. Numerosi commenti esprimono sorpresa o incredulità davanti alla frase attribuita a Mark Epstein, con alcuni che danno per scontata l’identificazione del soprannome con l’ex presidente. Sono circolati screenshot della mail, accompagnati da interpretazioni che vedono in quel passaggio un possibile collegamento fra Trump, Putin ed Epstein.
Of course, “Bubba” here could refer to anyone
It just so happens that the name was mentioned five other times in the files and every time it was referring to Bill Clinton https://t.co/zTO8dNTLXk pic.twitter.com/s0nCFnS1JQ
— Slazac 🇪🇺 🇺🇦 🇹🇼 🌐 (@TrueSlazac) November 14, 2025
Alcuni utenti ricordano che “Bubba” può anche essere un modo affettuoso per indicare un fratello maggiore, mentre in altri casi assume una connotazione dispregiativa riferita a uomini bianchi del Sud considerati di bassa estrazione sociale. Il fatto che Clinton abbia governato l’Arkansas prima della presidenza rafforza ulteriormente la possibile associazione.
Il contenuto dello scambio del 2018
Lo scambio tra Jeffrey e Mark Epstein risale al 2018 e inizia con una richiesta di aggiornamenti sullo stato di salute del finanziere. Jeffrey risponde di stare bene e aggiunge di trovarsi con Steve Bannon. Da qui la replica del fratello, che introduce il riferimento alle presunte foto e al misterioso “Bubba”. La frase ha alimentato decine di interpretazioni e ha riportato l’attenzione sul contenuto dei documenti circolati in questi giorni.
Il ruolo di Clinton nelle parole di Trump
Trump ha commentato direttamente la questione in un post su Truth Social, definendo l’intero insieme di email una messinscena e citando Clinton come uno dei nomi che emergerebbero nei materiali. Il presidente ha annunciato di aver chiesto al Dipartimento di Giustizia, all’FBI e alla procuratrice generale Pam Bondi di approfondire le connessioni tra Epstein, Clinton e altri personaggi di alto profilo. Nel passato, Trump non ha mancato di evocare episodi legati allo scandalo Lewinsky, arrivando persino a mostrare ai visitatori della Casa Bianca i luoghi legati alla vicenda dell’ex stagista dopo la propria impeachment del 2019.
Le nuove pressioni del Congresso
Garcia ha spiegato che il comitato ha bisogno dei documenti trattenuti dal Dipartimento di Giustizia per poter collegare i vari punti emersi dalle testimonianze e dalle comunicazioni già acquisite. A suo giudizio, l’amministrazione starebbe trattenendo atti fondamentali per comprendere appieno la portata dei materiali in circolazione. Il deputato accusa inoltre la Casa Bianca di voler oscurare una parte rilevante dei file, nonostante le promesse di trasparenza fatte negli anni passati da Trump e dal suo entourage durante la campagna elettorale. Secondo Garcia, il presidente sarebbe ora “nel panico” e intenzionato a deviare l’attenzione pubblica, nonostante abbia la possibilità di autorizzare la pubblicazione dei documenti in qualunque momento.
Bubba è Clinton? Il fratello di Epstein nega
Mark Epstein, interpellato da Newsweek, ha negato che il “Bubba” citato nella sua email fosse Clinton, ma non ha fornito alternative o spiegazioni. Dalla Casa Bianca, la portavoce Abigail Jackson ha liquidato le speculazioni come tentativi dei Democratici e dei media di distogliere l’attenzione dalla crisi politica che sta attraversando Washington. Ha definito le email “prive di valore probatorio” e accusato l’opposizione di sfruttare la vicenda per distrarre dai risultati ottenuti dal presidente. Intanto sondaggi recenti indicano un livello di gradimento per Trump fermo intorno al 36%, mentre la maggioranza degli intervistati esprime insoddisfazione per il suo operato.
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