Bruno Archi è stato nominato recentemente inviato speciale dell’Italia per la ricostruzione di Gaza. La nomina è stata ufficializzata dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, in linea con l’impegno italiano nel sostegno umanitario e nella ricostruzione a seguito dei recenti accordi di pace tra Israele e Hamas. Ma chi è l’inviato del Bel Paese per la Striscia?
Bruno Archi: una carriera diplomatica e politica di rilievo
Nato a Ixelles, Belgio, nel 1962, Archi si è laureato in Scienze Politiche alla Sapienza di Roma nel 1985. Dopo aver superato il concorso diplomatico alla fine degli anni Ottanta, ha intrapreso un percorso che lo ha visto ricoprire incarichi di rilievo presso la Farnesina, con esperienze significative ad Ankara e Copenaghen. Dal 2000 è entrato nell’orbita della Presidenza del Consiglio, assumendo ruoli chiave tra cui quello di rappresentante speciale per la ricostruzione nei Balcani e coordinatore di unità tecnico-operative.
Il punto di svolta della sua carriera è avvenuto nel maggio 2008, con la nomina a consigliere diplomatico del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ruolo che ha ricoperto fino al 2011, affiancando Valentino Valentini nella gestione dei dossier internazionali.
Parallelamente alla carriera diplomatica, Archi è stato deputato della XVII Legislatura per Il Popolo della Libertà dal 2013 al 2018 e viceministro degli Esteri nel governo Letta nel 2013. Successivamente ha ricoperto l’incarico di inviato speciale per il Sahel dal 2018 al 2021 e ha offerto consulenza diplomatica a vari ministri fino al 2022.
Il ruolo attuale: coordinamento degli aiuti e ricostruzione a Gaza
Dal settembre 2022, Archi è rappresentante permanente dell’Italia presso le Nazioni Unite a Roma, con un focus speciale sulla FAO. Negli ultimi due anni ha coordinato le iniziative italiane di assistenza a Gaza in collaborazione con l’Onu. La sua nomina a inviato speciale per la ricostruzione della Striscia lo rende il principale interlocutore italiano nel complesso processo di ricostruzione e nella gestione degli aspetti umanitari.
Questo incarico, destinato a durare anni, pone Archi al centro di un impegno cruciale per rilanciare Gaza.
Un profilo diplomatico di rilievo nel contesto internazionale
Bruno Archi parla fluentemente inglese e francese e vanta il titolo di Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal 2009. La sua esperienza spazia dalla gestione di vertici internazionali come il G8 e G20 fino al delicato ruolo di consigliere diplomatico per istituzioni come il Senato e vari ministri.
La nomina di Archi conferma la volontà italiana di giocare un ruolo attivo nella stabilità e nel futuro di Gaza, mettendo a frutto la sua lunga esperienza diplomatica e politica per affrontare le sfide poste dalla ricostruzione post-conflitto.






