Un nuovo video diffuso dalla Cnn ha confermato che l’attacco dell’Israel Defense Forces (IDF) all’ospedale Nasser di Khan Yunis, nella Striscia di Gaza, non è stato un singolo raid, ma un doppio attacco consecutivo, rivelando in realtà tre distinti raid.
La tattica del doppio colpo
Secondo il rapporto della Cnn, gli attacchi dell’IDF all’ospedale Nasser fanno parte di una strategia militare nota come “doppio colpo”, in cui due raid vengono sferrati in rapida successione per massimizzare l’impatto. In questo caso, il secondo raid sembra essere stato composto da due colpi separati, portando così a un totale di tre attacchi distinti. Il primo ha colpito direttamente la struttura ospedaliera, mentre i successivi hanno preso di mira un gruppo di soccorritori e giornalisti giunti sul posto per prestare assistenza. Questi ultimi attacchi hanno causato il maggior numero di vittime tra civili e operatori umanitari.
Il contesto di Khan Yunis e le conseguenze del conflitto
Khan Yunis, città palestinese con circa 350.000 abitanti nella Striscia di Gaza, è stata teatro di violenti scontri e raid israeliani ripetuti nel corso del 2025. Nel corso dell’offensiva militare israeliana, la città e le aree circostanti hanno subito pesanti distruzioni, con migliaia di persone costrette a fuggire in cerca di rifugio. Recenti bombardamenti aerei israeliani hanno colpito anche un rifugio allestito in una scuola a sud di Gaza, causando almeno 31 morti, tra cui otto bambini, e oltre 50 feriti.
Le forze israeliane hanno dichiarato di aver preso di mira combattenti di Hamas, ma i raid hanno colpito aree densamente popolate da civili, compresi campi profughi e strutture sanitarie. L’IDF, che conta circa 176.500 effettivi attivi e un vasto apparato militare, ha intensificato gli attacchi per contrastare i militanti nella Striscia di Gaza, ma le conseguenze umanitarie si aggravano di giorno in giorno.
La situazione rimane estremamente critica, con molti ospedali operativi solo parzialmente e un continuo flusso di feriti che mette a dura prova le strutture sanitarie locali e internazionali.






