Roma, 24 settembre 2025 – Un appello forte e deciso si è levato da piazza Montecitorio, cuore politico della Capitale, dove centinaia di cittadini si sono radunati spontaneamente per una conferenza stampa organizzata dal Global Movement Flotilla a sostegno della Sumud Flotilla. L’iniziativa è arrivata subito dopo gli attacchi subiti dalle imbarcazioni dirette a Gaza, vittime di raid con droni che hanno colpito le navi in acque internazionali.
L’attacco alla Sumud Flotilla: un crimine contro i civili e il diritto internazionale

Durante la conferenza, donne e uomini presenti hanno scandito a gran voce: “Giù le mani dalla Sumud Flotilla“. Tra gli interventi più significativi, la portavoce del movimento ha denunciato con fermezza che l’attacco non è stato un semplice incidente, ma un vero e proprio crimine di guerra. Le imbarcazioni, impegnate nel trasporto di aiuti umanitari, sono state colpite illegalmente in acque internazionali, in violazione degli articoli 48, 51 e 71 della Convenzione di Ginevra, che tutelano i civili e vietano il blocco degli aiuti umanitari.
L’episodio rappresenta un duro colpo non solo per la popolazione palestinese, ma anche per i civili di altre nazioni coinvolte nelle missioni di solidarietà. La portavoce ha sottolineato come questi attacchi minino la sovranità nazionale e l’ordine internazionale stesso, ribadendo che dietro gli attacchi vi è responsabilità diretta di Israele.
Emergency e USB in prima linea: solidarietà e mobilitazione permanente
Tra le navi colpite, anche la Life Support di Emergency, l’organizzazione umanitaria italiana fondata nel 1994, nota per offrire cure gratuite e di alta qualità alle vittime di guerra e povertà. Rossella Miccio, presidente di Emergency, ha raccontato di una notte e una mattinata movimentate, durante le quali la nave è stata impegnata nel soccorso e nel monitoraggio delle condizioni sanitarie dei membri della flotta. Nonostante i danni causati dagli attacchi con bombe sonore e incendiarie, fortunatamente nessuno è rimasto ferito. Miccio ha definito naturale e giusto il sentimento di paura provato, vista la gravità dell’assalto a imbarcazioni umanitarie in acque internazionali.
Anche l’Unione Sindacale di Base (USB) ha partecipato alla manifestazione, annunciando una mobilitazione permanente a sostegno di Gaza. Guido Lutrario ha annunciato l’intenzione di organizzare cento piazze in tutto il Paese e ha messo in guardia contro un possibile nuovo sciopero generale qualora la Flotilla venisse fermata, rilanciando lo slogan “Blocchiamo tutto”.
Le parole di solidarietà e protesta che si sono levate da Montecitorio riflettono un clima di forte tensione e determinazione, con un’attenzione crescente verso la situazione umanitaria e la tutela del diritto internazionale nelle acque del Mediterraneo.






