Buenos Aires, 22 ottobre 2025 – Gerardo Werthein, ministro degli Esteri argentino, ha presentato le dimissioni al presidente Javier Milei, in un clima politico caratterizzato da tensioni interne e instabilità economica. La decisione, comunicata oggi, arriva a sorpresa e segue un breve mandato iniziato il 30 ottobre 2024, dopo la sostituzione della ministra Diana Mondino.
Le ragioni della dimissione e il contesto politico
Le dimissioni di Werthein sono al centro di molteplici interpretazioni, tra cui spicca quella di un conflitto interno all’esecutivo. In particolare, si ipotizza un contrasto con Santiago Caputo, consigliere esterno e principale stratega politico del presidente Milei, indicato come possibile futuro Capo di Gabinetto al posto di Guillermo Francos. Questo avvicendamento potrebbe segnare una svolta significativa all’interno del governo, che è al potere dal dicembre 2023 e guidato da Milei, noto per il suo approccio ultraliberista e populista.
Werthein, laureato in scienze veterinarie e noto dirigente sportivo e imprenditore, era stato nominato ministro degli Esteri con l’obiettivo di rafforzare l’allineamento internazionale dell’Argentina, in particolare con gli Stati Uniti sotto l’amministrazione Trump. Prima di ricoprire il ruolo ministeriale, era stato ambasciatore argentino negli Stati Uniti dal 18 aprile al 30 ottobre 2024.
Il governo Milei e le sfide attuali
Il governo Milei, entrato in carica il 10 dicembre 2023, ha ereditato un quadro economico e sociale estremamente complesso, tra cui un’inflazione elevata, un deficit pubblico significativo e una profonda crisi di fiducia nelle istituzioni. La figura di Werthein si inseriva in questo contesto come un elemento chiave per la politica estera, mirata soprattutto a rinsaldare i rapporti con gli Stati Uniti e a promuovere un’agenda di liberalizzazione economica.
Le dimissioni giungono pochi giorni dopo le elezioni legislative di medio termine, che rappresentano un banco di prova importante per la tenuta del governo. In questo scenario, la nomina del successore di Werthein e eventuali ulteriori cambiamenti nel gabinetto saranno attentamente monitorati, poiché potrebbero influenzare la direzione futura della politica estera e interna argentina.
Lo scenario politico resta quindi in evoluzione, con il presidente Milei che dovrà gestire le conseguenze di questo rimpasto ministeriale in un momento cruciale per il suo mandato.






