Edimburgo, 27 luglio 2025 – Nel corso di un incontro tenutosi nel resort di golf a Turnberry, in Scozia, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, hanno annunciato un importante accordo commerciale riguardante i dazi doganali tra Usa e Unione europea. L’intesa prevede una tariffa unica del 15% sulle merci europee esportate negli Stati Uniti, segnando un passo cruciale nel dialogo commerciale transatlantico.
Accordo sui dazi tra Usa e Ue: dettagli e dichiarazioni
L’incontro iniziato alle 17:30 ora italiana ha visto un clima di ottimismo tra le parti. Donald Trump ha definito l’intesa come «la più grande mai raggiunta», sottolineando che «porterà molta unità e amicizia tra i Paesi». Tuttavia, ha precisato che la situazione riguardante i dazi su acciaio e alluminio non subirà modifiche, mantenendo quindi le tariffe attuali, che restano al 50%, come confermato da fonti Ue. La presidente von der Leyen ha affermato che «l’accordo mira a riequilibrare gli scambi commerciali, riducendo il surplus europeo e migliorando la sostenibilità della relazione».
L’intesa esclude il settore farmaceutico, come dichiarato da Trump, e prevede inoltre un rafforzamento degli acquisti europei di prodotti militari statunitensi, in linea con le richieste americane di apertura dei mercati. Le trattative hanno incluso anche la possibilità di abbassare i dazi sulle automobili, seguendo il modello del precedente accordo Usa-Giappone, sebbene alcuni dettagli siano ancora in fase di definizione.
Reazioni e prospettive per il commercio transatlantico
L’accordo arriva in un momento di tensioni commerciali elevate: l’Ue aveva preparato un pacchetto di contromisure da 93 miliardi di euro da applicare in risposta ai dazi Usa. Tuttavia, queste misure sono state sospese per lasciar spazio ai negoziati. Secondo il segretario al Commercio Usa, Howard Lutnick, i dazi porteranno entrate significative per gli Stati Uniti, ma la tariffa minima non scenderà sotto il 15%, escludendo quindi ulteriori concessioni.
Le imprese italiane e europee seguono con attenzione gli sviluppi: secondo Confartigianato, sono oltre 25.000 le aziende italiane esportatrici verso gli Usa, con un export complessivo di 56,4 miliardi di euro nel 2024, molte delle quali potrebbero essere colpite da dazi più elevati. La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha criticato la gestione italiana della trattativa, definendo «fallimentare» l’atteggiamento di accondiscendenza verso l’amministrazione Trump.
Da Bruxelles, il portavoce della Commissione europea ha ribadito che «tutti gli strumenti rimangono sul tavolo» nel caso in cui l’accordo non venga perfezionato, sottolineando l’importanza di un fronte unito tra i 27 Stati membri per evitare negoziati bilaterali con Washington.
Contesto e implicazioni politiche
L’intesa sul dazio al 15% rappresenta un compromesso rispetto alla minaccia iniziale degli Stati Uniti di imporre tariffe fino al 30% sulle importazioni europee dal 1° agosto, data che resta confermata senza possibilità di proroga. Le richieste americane includono anche aspetti politici, come la libertà d’azione per le piattaforme social e l’esclusiva nel settore dei semiconduttori, temi che potrebbero complicare ulteriormente i negoziati.
Nel frattempo, la visita di Trump in Scozia ha suscitato proteste locali, ma anche un incontro con i vertici Ue che potrebbe segnare una svolta nei rapporti commerciali transatlantici. La definizione definitiva dell’accordo è attesa nelle prossime ore, mentre continuano gli sforzi diplomatici per evitare una guerra commerciale che avrebbe ripercussioni significative sull’economia globale e sulle imprese di entrambe le sponde dell’Atlantico.






