Washington, 31 luglio 2025 – Slitta di una settimana l’entrata in vigore dei nuovi dazi voluti dal presidente statunitense Donald Trump. Contrariamente a quanto annunciato in precedenza con una data fissata per il primo agosto, l’attuazione delle nuove tariffe doganali partirà ufficialmente dal prossimo 7 agosto. Lo ha comunicato un funzionario della Casa Bianca, spiegando che lo slittamento servirà a concedere tempo sufficiente alle dogane per organizzare il ritiro e l’applicazione delle nuove misure.
Le nuove tariffe e i Paesi coinvolti
L’ordine esecutivo firmato da Trump prevede incrementi tariffari che variano dal 10% al 41%, con effetti su decine di Paesi partner commerciali degli Stati Uniti. Confermato il dazio al 15% per l’Unione Europea, così come le tariffe al 10% per il Regno Unito e a percentuali variabili per altri alleati come Giappone e Corea del Sud. In controtendenza, il Canada subirà un aumento significativo dei dazi, che passeranno dal 25% al 35%, in risposta alle “ritorsioni” di Ottawa, mentre per la Svizzera la tariffa salirà al 39%.
Tra i Paesi colpiti dalle nuove misure spicca la Siria con una tariffa del 41%, la più alta prevista. Per quanto riguarda il Sud America, il Brasile vedrà un dazio del 10% sulle merci generali, ma un’ulteriore imposta del 40% su alcuni prodotti specifici, come il caffè e la carne, per punire le azioni politiche interne del suo governo.
Le merci spedite via nave prima del 7 agosto e arrivate negli Stati Uniti prima del 5 ottobre 2025 godranno di un periodo di tolleranza, durante il quale le tariffe doganali rimarranno ai livelli attuali.
Impatti sui mercati e disponibilità al dialogo
L’annuncio dell’ordine esecutivo ha già provocato una reazione negativa sui mercati finanziari, con un calo delle principali borse asiatiche: a Tokyo il Nikkei ha perso lo 0,8%, mentre a Seul il Kospi ha ceduto l’1,7%, riflettendo le preoccupazioni per le tensioni commerciali globali.
Nonostante la stretta sui dazi, Trump si è detto aperto a nuovi negoziati con i Paesi coinvolti, compreso il Canada, affermando in un’intervista alla Nbc che la sua amministrazione è pronta ad accogliere “offerte convincenti” per accordi commerciali.
La nuova politica tariffaria, parte della strategia protezionistica di Trump per riequilibrare la bilancia commerciale americana, sarà dunque operativa dal 7 agosto, segnando una fase di tensione e riorganizzazione nei rapporti commerciali internazionali.






