La Legge di Bilancio 2026 entra nel vivo con il governo che presenta il pacchetto definitivo di emendamenti volti a definire le coperture finanziarie e le misure fiscali più controverse. Tra le novità di rilievo si conferma il raddoppio della Tobin Tax, la tassa sulle transazioni finanziarie, che passerà dallo 0,1% allo 0,2% già nel 2026, per poi salire allo 0,4% nel 2029, con un gettito stimato di circa un miliardo di euro annuo a regime. Inoltre, spunta una nuova imposta di 2 euro su ogni microspedizione di pacchi, applicata sia alle consegne nazionali sia a quelle internazionali, una misura che mira a contrastare le esternalità ambientali e logistiche legate all’esplosione del commercio online.
Tobin Tax e non solo: la sfida sulle riserve auree di Bankitalia
Nel contesto della manovra si riaccende il confronto tra il governo italiano e la Banca centrale europea (BCE) sulla proposta di modifica della normativa riguardante la proprietà e la gestione delle riserve auree della Banca d’Italia. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha inviato un nuovo documento a Francoforte con l’intento di chiarire la finalità dell’emendamento, dopo che la BCE ha espresso nuovamente dubbi e incertezze sulla formulazione attuale, giudicandola poco trasparente e potenzialmente dannosa per l’indipendenza dell’istituto di emissione. Il dialogo con la presidente della BCE, Christine Lagarde, rimane aperto e cruciale per il prosieguo dell’iter parlamentare.
Revisione fiscale su affitti brevi e dividendi
Tra le altre misure approvate nel pacchetto emendamenti, si segnala un riassetto della tassazione sugli affitti brevi: la cedolare secca resta al 21% per il primo immobile, mentre per il secondo sale al 26%, e dal terzo in poi la gestione diventa attività d’impresa con obbligo di partita IVA. Questa modifica tutela i piccoli proprietari, ma introduce un regime più rigoroso per i grandi operatori del settore. Inoltre, è stato ridimensionato l’aumento della tassazione sui dividendi percepiti dalle società partecipate: continuerà a prevalere il regime di sostanziale esenzione per partecipazioni superiori al 5%, mentre per quote di valore superiore a una soglia compresa tra 1 e 2,5 milioni di euro sarà necessario che la partecipazione sia detenuta da almeno tre anni per usufruire dell’agevolazione.
Il governo, guidato dal ministro Giorgetti, ha inoltre esteso di un anno i bonus per l’assunzione di giovani e donne, segnalando un impegno a sostenere la crescita occupazionale nonostante le tensioni sui conti pubblici. Il decreto Milleproroghe, in arrivo dal Consiglio dei Ministri, prevede anche la proroga delle garanzie statali sui prestiti bancari alle piccole imprese fino al 2026 e il rinvio di alcune misure come lo scudo penale per i medici.
Il pacchetto di emendamenti, ora al vaglio della commissione Bilancio del Senato, sarà sottoposto a votazione probabilmente entro la fine della settimana, con il parere definitivo della Camera stimato tra Natale e Capodanno, in un clima di confronto serrato tra maggioranza e opposizioni.






