New York, 25 settembre 2025 – Starbucks, la celebre catena multinazionale di caffetterie, ha annunciato un’importante ristrutturazione che prevede la chiusura di numerosi punti vendita e la riduzione di 900 posti di lavoro negli Stati Uniti e in Canada. L’operazione, parte di un piano da un miliardo di dollari, mira a contrastare un periodo prolungato di calo delle vendite e a rilanciare la redditività del gruppo.
Starbucks: il piano di ristrutturazione
L’amministratore delegato Brian Niccol, in carica dallo scorso agosto dopo l’uscita di Laxman Narasimhan, ha confermato che la revisione strategica ha portato all’individuazione di numerose caffetterie considerate non all’altezza delle aspettative di clienti e partner oppure con scarse prospettive finanziarie. Queste sedi saranno chiuse entro la fine dell’esercizio fiscale in corso, riducendo il numero complessivo di negozi in Nord America di circa l’1%. Nel dettaglio, il gruppo prevede di chiudere diversi punti vendita poco performanti e di tagliare 900 posizioni lavorative, principalmente nei team di supporto, e di non sostituire molte posizioni aperte.
Niccol ha inoltre sottolineato che Starbucks investirà nelle tecnologie e nel personale per migliorare l’efficienza del servizio e l’esperienza del cliente, con l’obiettivo di ridurre i tempi di attesa e ricreare l’atmosfera tipica della caffetteria. Nel corso dell’anno, l’azienda ha già eliminato 1.100 ruoli aziendali e applicato un modesto aumento salariale del 2% per i dipendenti a salario fisso in Nord America.
Impatti sul mercato e contesto economico
Le azioni Starbucks hanno subito un calo, rispecchiando le difficoltà dell’azienda che ha visto un decremento delle vendite per sei trimestri consecutivi negli Stati Uniti. Dal cambio al vertice societario, però, le azioni hanno recuperato terreno con un rialzo del 9%. Il piano di ristrutturazione arriva in un contesto economico complesso, con Wall Street in calo e altri grandi gruppi come Bosch che si preparano a tagliare migliaia di posti di lavoro.
Starbucks continua a rappresentare un punto di riferimento globale nel settore del caffè, con oltre 18.300 punti vendita tra Stati Uniti e Canada previsti a fine anno, e un impegno costante nel miglioramento dell’esperienza cliente nonostante le sfide attuali.






