Roma, 3 ottobre 2025 – L’euro digitale potrebbe essere una realtà già entro il 2027. A dichiararlo è stata la presidente della Banca centrale europea (BCE), Christine Lagarde, nel corso di un’intervista rilasciata all’emittente finlandese Mtv Oy. Questo anticipa di almeno due anni la precedente previsione che fissava il lancio della moneta digitale europea al 2029.
Le parole di Lagarde
La presidente Lagarde ha sottolineato l’urgenza di procedere rapidamente con il progetto, affermando che “dobbiamo muoverci velocemente, non possiamo permetterci di perdere tempo”. L’euro digitale non è pensato per sostituire il contante, ma per offrire un’alternativa più efficiente alle piattaforme di pagamento digitali attualmente in uso, molte delle quali non sono europee e spesso applicano commissioni elevate. Questo nuovo strumento punta dunque a rafforzare la sovranità monetaria europea nel campo dei pagamenti digitali, garantendo una soluzione sicura e a basso costo per i cittadini e le imprese dell’area euro.
Euro digitale: cosa è e come funziona
L’euro digitale sarebbe una forma di pagamento elettronico disponibile gratuitamente per tutti i cittadini. Analogamente al contante, garantirebbe elevati standard di sicurezza e tutela della privacy, offrendo la possibilità di essere utilizzato in qualsiasi Stato appartenente all’area dell’euro. In un contesto sempre più orientato verso la digitalizzazione, l’introduzione dell’euro digitale rappresenterebbe un’evoluzione naturale della moneta unica europea.
Attualmente, all’interno dell’area dell’euro, non esiste ancora una soluzione di pagamento digitale europea condivisa e operativa su scala continentale. In 13 dei 20 paesi membri, infatti, i pagamenti con carta si appoggiano a circuiti internazionali. L’euro digitale colmerebbe questa lacuna, offrendo un mezzo di pagamento elettronico autenticamente europeo, accessibile e accettato in tutti i paesi della zona euro.
I fondi in euro digitale verrebbero custoditi in un portafoglio elettronico (wallet), che ciascun utente potrebbe aprire presso la propria banca o tramite un intermediario pubblico. Grazie a questo portafoglio, sarebbe possibile effettuare le consuete operazioni di pagamento elettronico — nei negozi fisici, online, oppure tra privati — utilizzando il telefono o una carta, sia in modalità online che offline.






