Roma, 29 agosto 2025 – Un incontro definito “utile e opportuno” da Francesco Boccia, capogruppo del Partito Democratico (PD) al Senato, ha segnato un momento cruciale nel dibattito sul futuro dell’ex Ilva, ora Acciaierie d’Italia, nel pieno della delicata fase di transizione industriale e ambientale del polo siderurgico di Taranto.
Le dichiarazioni di Francesco Boccia sull’ex Ilva
Nel corso di un incontro a Roma con i segretari nazionali di Film-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm e i gruppi parlamentari, Boccia ha sottolineato la condivisione da parte del PD dei quattro obiettivi fondamentali da sempre perseguiti dal partito: decarbonizzazione, garanzie occupazionali, risanamento ambientale e continuità produttiva. Il senatore pugliese ha richiamato il Governo a mantenere coerenza e impegno, criticando la frammentazione delle strategie industriali (“spezzatino”), auspicando invece un piano unitario e solido.
Boccia ha inoltre puntualizzato che la nave rigassificatrice non rappresenta l’unica soluzione per il polo DRI (Direct Reduced Iron) e si è detto in attesa di vedere il piano industriale che preveda investimenti per 8-9 miliardi di euro necessari per il rilancio. “Il tempo degli alibi è finito per tutti”, ha ammonito, ribadendo il sostegno del PD a una soluzione che salvaguardi lavoro e ambiente. Sul ruolo del ministro Adolfo Urso, ha espresso la speranza che si esca da una stagione di rapporti difficili tra maggioranza e ex Ilva.
Aggiornamenti sul bando di gara e la transizione verso la siderurgia green

Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha recentemente autorizzato la pubblicazione della nuova Lettera di Procedura II per la vendita degli asset di Ilva S.p.A. e Acciaierie d’Italia S.p.A., entrambe in amministrazione straordinaria. Il nuovo bando, che recepisce la nuova Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) rilasciata il 25 luglio 2025 per il sito di Taranto, fissa come obbligo vincolante la completa decarbonizzazione del polo siderurgico. Si richiede infatti lo spegnimento delle aree a caldo alimentate a carbone e la realizzazione fino a un massimo di tre forni elettrici per coprire l’intera capacità produttiva autorizzata di 6 milioni di tonnellate annue.
Il bando prevede inoltre il rispetto delle prescrizioni ambientali più stringenti e la tutela occupazionale come principio inderogabile, con particolare attenzione alle garanzie di continuità produttiva e al mantenimento dei livelli occupazionali. La nuova procedura consente l’acquisto dell’intero complesso aziendale o di singoli rami, privilegiando le offerte che garantiscano sostenibilità industriale, ambientale e sociale. Le offerte vincolanti dovranno essere presentate entro il 15 settembre 2025.
Il ruolo strategico di Acciaierie d’Italia e il rilancio industriale
Acciaierie d’Italia, costituita nel 2021 come erede dell’ex Ilva, rappresenta il più grande complesso siderurgico d’Europa, con una produzione strategica per l’Italia e l’Europa. L’azienda, in amministrazione straordinaria dal 2024 con la nomina di commissari straordinari guidati da Giancarlo Quaranta, si trova in una fase di profonda trasformazione tecnologica e ambientale, con l’obiettivo di diventare un polo di riferimento della siderurgia green.
L’impegno del Governo, in collaborazione con enti locali e sindacati, è orientato a coniugare ambiente e impresa, salute e lavoro per conseguire la leadership nel settore siderurgico a basse emissioni. Boccia ha definito la questione “tema delicato” e ha richiamato la necessità di un piano industriale chiaro, che possa superare le difficoltà e portare a un rilancio sostenibile e duraturo del sito di Taranto e degli altri stabilimenti di Acciaierie d’Italia.
In questo quadro, il PD si impegna a sostenere tutte le iniziative che garantiscano una transizione efficace, un risanamento ambientale serio e la tutela occupazionale, ponendo fine a divisioni e incertezze che hanno caratterizzato gli ultimi anni di gestione del polo siderurgico più importante del Paese.
Fonte: Nicolò Morocutti - Ex Ilva, la delegazione del PD: "Nave rigassificatrice non è unica soluzione per DRI"





